FONDO CREDITI SBALLATO, LA CORTE DEI CONTI ‘BACCHETTA’ IL COMUNE DI INTROBIO: “OSSERVI RIGOROSAMENTE LA LEGGE”



INTROBIO – La comunicazione (obbligatoria, da sentenza) pubblicata sul sito web di Villa Migliavacca “scappa via”: scorrendo la home page il titolo “Deliberazione Corte dei Conti 45/2020” pare inoffensivo, quasi roba burocratica, le solite formalità delle quali nessuno si occupa e che rivestono interesse pari a zero.

Nulla di più errato: nonostante lo sforzo di tenere ben celato il senso dell’avviso, da pubblicare “sul sito istituzionale dell’amministrazione ai sensi dell’art. 31 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33“, la cosa è importante eccome. Si tratta infatti di una bacchettata in piena regola ricevuta dal primo “governo Airoldi“, oggetto di una sentenza della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia datata 20 febbraio 2020 e pubblicata in questi giorni.

> LA SENTENZA DELLA CORTE DEI CONTI CONTRO VILLA MIGLIAVACCA

Non vi sono reali sanzioni ma un serio ammonimento dopo la “strigliata” della magistratura contabile sui calcoli sbagliati del FCDE (fondo crediti di dubbia esigibilità) nella gestione finanziaria del 2016.

Sulla base della documentazione acquisita agli atti – annota fra l’altro la sentenza -, è emerso che il Comune di Introbio ha accantonato nel rendiconto 2016, una quota di FCDE pari ad € 88.185,34. A seguito degli approfondimenti effettuati nel corso dell’istruttoria è stato verificato che l’ente, reiterando, in buona sostanza, il medesimo errore compiuto con riferimento al FCDE accantonato nel rendiconto 2015 (cfr. Deliberazione n. 191/2018/PRSE), ha indebitamente applicato non solo la riduzione del 55% su ciascun residuo, ma anche quella ulteriore del 30%, omettendo di fornire alcun chiarimento in relazione ai suddetti abbattimenti“.

Benedetti, oggi delegato ai conti

E ancora: “…le singole quote di FCDE conteggiate risultano essere completamente prive di alcun riscontro, sia rispetto a quanto riferito dal Revisore dei conti nel questionario, sia con riferimento al valore finale del FCDE effettivamente accantonato nel risultato di amministrazione (€ 88.185,34). Tali criticità, unitamente all’omessa compilazione della BDAP, rendono, di fatto, impossibile verificare la correttezza dei dati forniti e palesano, all’evidenza, l’assoluta inattendibilità degli stessi. In disparte la circostanza che, per ammissione dello stesso ente, sono state applicate delle percentuali di riduzione (55% e 30%) nel computo del FCDE, che non trovano alcuna giustificazione nella vigente normativa“.

La Corte dei Conti ha dunque disposto
che l’Amministrazione comunale di Introbio nel prosieguo della sua gestione osservi rigorosamente le previsioni legislative introdotte dal d.lgs. n. 118/2011 e, in particolare, le disposizioni relative al calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità;
– che la presente pronuncia sia trasmessa al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e all’Organo di revisione dell’Ente;
– che la deliberazione di presa d’atto del Consiglio comunale sia assunta entro trenta giorni dal ricevimento della presente pronuncia e trasmessa a questa Sezione regionale di controllo entro i successivi 30 giorni;
– che la presente deliberazione sia pubblicata sul sito istituzionale dell’amministrazione ai sensi dell’art. 31 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

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