Gentile Direttore,
abito in un paesino di montagna e riscontro che, da qualche giorno, diverse seconde case sono tornate ad essere abitate. Non per il mordi e fuggi con la scusa dell’orto.
Posso capire che i cittadini si sentano protetti vista la nostra scarsissima densità abitativa. Eppure anche da noi le cose non vanno troppo bene.
In una frazione del mio paese, dove ormai gli abitanti sono ridotti a pochissimi, so di almeno un terzo dei residenti in quarantena per manifesti sintomi e febbre. Diversi della frazione erano con il sindaco il 25 aprile, insieme alla protezione civile, e un parente di uno di questi gira con i volontari per portare la spesa agli over 65.
Ora, se la famosa app per il tracciamento dei contagi fosse attiva, certamente il nostro (per altro ottimo) sindaco e tutti quelli che sono stati a contatto il 25 aprile, anche se muniti di mascherine, la quarantena l’avrebbero annunciata.
Eppure notizie in proposito non ne vedo. Vedo invece in giro molta più gente rispetto al solito.
E molti pensano che nelle nostre belle e verdissime valli vada tutto bene e siamo esenti dal virus. Balle.
Sul tema gli amministratori pubblici devono essere trasparenti e chiari.
Cercare di silenziare la notizia per evitare pubblicità negativa la trovo cosa vergognosa, che tra l’altro può nuocere e tanto alla salute pubblica.
Cordiali saluti
Lettera firmata