PAGNONA – Correva il lontano 1906 quando a Pagnona accadde qualcosa di molto sgradevole. I fatti raccontati sul Corriere della Sera di quell’anno parlano di episodi discriminanti nei confronti di una maestra delle scuole elementari del paese.
“La signora Fossa è odiata dalla popolazione di Pagnona” racconta il giornalista, perché, “valendosi del suo diritto, vuole rimanere ad insegnare nel paese dell’Alta Valsassina mentre la popolazione vorrebbe al suo posto le monache“.
Per questo motivo l’insegnante 64enne fu perseguitata in diversi modi. In due anni di lavoro a Pagnona ricevette per l’epoca un misero stipendio di sole 400 lire. Con quei soldi la signora Fosse doveva mantenere anche la sua anziana madre. “A Pagnona le portarono via ogni cosa” racconta sempre il cronista del Corriere.
La maestra fu cacciata di casa e le fu tolto ogni tipo di aiuto. Un triste episodio racconta che, mentre la signora Fosse si trovava in chiesa per sentire la messa, fu dileggiata da un gruppo di ragazzi; questa, furibonda, reagì rivoltandosi contro uno dei suoi aggressori.
Per questo gesto la maestra fu querelata e dovete andare in tribunale, dove raccontò che non poteva stare neppure in chiesa, perché veniva insultata e “urtata” da molti dei presenti. Il giorno dell’aggressione le fu addirittura tagliuzzata la mantellina che indossava.
La vicenda della maestra di Pagnona si concluse con una condanna per l’insegnante per aggressione e dovete pagare una multa di 13 lire per aver graffiato una giovane del luogo.
F. M.
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