PRIMALUNA – Era domenica 27 maggio 1888 e sul Corriere della Sera usciva la notizia dell’uccisione di un orso a Primaluna.
Il giornale, nei giorni precedenti, aveva già parlato del mammifero che si aggirava nei monti valsassinesi e di altri due esemplari avvistati vicino a Dervio.
A tale proposito il Prefetto di Como aveva destinato quattro uomini “abili” nel maneggio delle armi per dare la caccia all’orso; difatti, la conferma della sua morte arrivò qualche giorno dopo.
Ad ucciderlo era stato, secondo le cronache riportate sul giornale, il brigadiere forestale Francesco Favero il quale, “dopo un paio d’ore di cammino si portò sopra il monte Crevest con due dipendenti”. I forestali dopo aver atteso l’arrivo dell’orso appostandosi a pochi metri di distanza dell’animale, spararono un colpo di fucile uccidendolo e, secondo la cronaca dell’epoca, la “bestia” avrebbe “mandato uno spaventevole urlo”.
L’orso di Vimogno pesava 115 chilogrammi e venne comprato dall’orologiaio Rivolta di Lecco per 150 lire.
F. M.