PREMANA, LAVORI AL DEPURATORE E CONTROLLI SUGLI SCARICHI ILLECITI



PREMANA – Il depuratore di Premana, fortemente danneggiato dall’alluvione dell’estate 2019, dal 12 maggio e fino ad agosto sarà in parte “bypassato”.

Unica soluzione possibile per il prosieguo dei lavori” come dichiara Lario Reti Holding, è stato realizzato “in pieno accordo con gli enti preposti al controllo e comporta una diminuzione della capacità depurativa dei reflui fognari”. Per prevenire quindi episodi di inquinamento del Varrone verranno intensificate le campagne di controllo sulla qualità e la liceità degli scarichi fognari del Comune, con particolare attenzione alla zona industriale.

L’impianto di depurazione delle acque reflue di Premana ha subito, sin dalla seconda metà del 2018, una serie di lavori di potenziamento ed adeguamento, necessari all’aumento delle capacità di trattamento da 2.000 a 3.100 Abitanti Equivalenti. Adeguamenti che si sono resi necessari a causa dell’ingrandirsi del centro abitato, dell’incremento del turismo estivo e della prevista dismissione dell’impianto di Pagnona, i cui reflui confluiranno all’impianto di Premana.

Nel corso del 2019, però, i lavori hanno subito diversi ritardi causati principalmente dall’esondazione del torrente Varrone che ha causato danni importanti alla struttura. Con la seconda metà del 2019 le opere sono riprese e hanno già portato “al completo rinnovo dei trattamenti primari di grigliatura grossolana, sollevamento e impianto compatto di grigliatura fine e dissabbiatura“.

Le parti ancora da realizzare prevedono – tra le altre cose – un sistema di monitoraggio in continuo dei reflui per la segnalazione di presenza di acidi e metalli pesanti provenienti dalla zona industriale e conseguente attivazione di un ciclo di abbattimento chimico-fisico degli inquinanti, con gestione separata dei fanghi prodotti. Sarà inoltre installato un sistema di Bio Reattori a Membrana (MBR – già in uso con successo al depuratore di Bellano) che sostituirà l’attuale fase di trattamento biologico a fanghi attivi tradizionale, consentendo il trattamento di una quantità superiore di reflui nello stesso spazio attualmente utilizzato. I sistemi MBR saranno installati tra maggio e agosto 2020 e comportano a partire dal 12 maggio e in accordo con le autorità preposte (Provincia di Lecco e ARPA), il “bypass” parziale dell’impianto. Di conseguenza, i reflui fognari in ingresso al depuratore subiranno un trattamento parziale di grigliatura e dissabbiatura con le nuove sezioni già attivate che, tuttavia, non garantirà l’abbattimento della carica biologica, prima di essere reimmessi nel Varrone.

Per questo motivo, a garanzia della qualità delle acque scaricate nel Varrone, Lario Reti Holding e gli altri enti “incrementeranno i controlli sulla rete fognaria e in particolare presso le utenze produttive, così da prevenire eventuali scarichi illeciti o fortemente inquinanti, dei quali non sarà assicurabile il trattamento a causa dei lavori all’impianto”.

 

 

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