LA CRONACA NELLA STORIA DELLA VALLE/1889: LO SCIOPERO DELLE OPERAIE DELLA SETA



PRIMALUNA – C’è stato un tempo in cui le operaie manifestavano per le strade della Valsassina. Si tratta del periodo che va dal 1889 al 1892, quando l’industria della seta andò in crisi per colpa dei mancati accordi tra il governo dell’epoca e la Svizzera e le rappresaglie del governo francese per questioni economiche.

Ai tempi gli industriali della seta, tra cui i proprietari degli stabilimenti Sigg e Keller che operavano anche in Valsassina, temevano il sorgere di nuovi guai per le loro industrie a causa dei conflitti internazionali e anche per le agitazioni interne delle operaie, che rivendicavano aumenti di salario e migliori condizioni lavorative.

Mentre gli industriali si auguravano una veloce conclusione del trattato con la Svizzera, le operaie di Vimogno, Gero, Pessina e Primaluna, impiegate negli stabilimenti Sigg e Keller facevano uno sciopero per ottenere appunto salari migliori e meno ore di lavoro.

“A nulla è giovato l’intervento anche delle autorità” racconta il Corriere della Sera nell’edizione di maggio 1889, “a Lecco e Valsassina ove gli stabilimenti sono molto numerosi i proprietari in causa del poco lavoro o tengono chiuso o fanno lavorare con riduzione d’orario recando un grave danno agli operai”.

Per questo motivo un centinaio di donne percorsero le strade della Valsassina precedute da un uomo con una bandiera tricolore, “cantando e schiamazzando”. Il timore all’epoca era che lo sciopero di Primaluna potesse estendersi anche alle filande esistenti a Prato San Pietro e Taceno.

L’industria della seta andò lentamente scomparendo alla fine del diciannovesimo secolo, per volatilizzarsi completamente in Valsassina nel XX secolo.

F. M.

 

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In copertina immagine da ammennicolidipensiero.wordpress.com

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