DISTANZIAMENTO SOCIALE E MOLTO ALTRO: INIZIA LA FASE DUE



Dopo due estenuanti e difficili mesi ci apprestiamo lentamente a tornare alla normalità iniziata il 4 maggio con la cosiddetta “fase due”. Nonostante siano previste gradualmente le riaperture ed un ritorno seppur lento alle normali attività lavorative, sono molte le precauzioni che il governo richiede alla cittadinanza.

Lo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato durante la conferenza stampa tutta una serie di misure che si spera possano aiutare a contenere la diffusione del Covid-19. Aspettando le novità che arriveranno prima del 18 maggio (giorno in cui finirà la prima parte della “fase due”) ecco tutto quello che serve sapere.

La distanza sociale sempre e con tutti, ma anche dispositivi

In questi mesi di sacrifici si è riusciti a contenere la pandemia nel nostro paese e secondo il Presidente del Consiglio è stato un ottimo risultato visto che nel momento di fase più acuta sembrava che i contagi potessero sfuggire da ogni controllo: “avete manifestato tutti forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità.” Adesso con l’inizio della seconda fase si prevede un periodo di convivenza con il virus, chiarendo però che c’è la piena consapevolezza della possibilità che si verifichi una risalita della curva dei contagi in alcune zone del Paese.

Per questo motivo sarà necessario continuare con le distanze di sicurezza. Il distanziamento sociale è infatti il primo strumento per la prevenzione e per cercare di ridurre i contagi e deve essere mantenuta in ogni caso, anche con parenti ed i cosiddetti congiunti. Proprio per incontrarsi con le persone importanti (tra i congiunti sono compresi anche fidanzati e parentele) sarà possibili gli spostamenti, oltre che per le solite motivazioni di prima necessità, lavoro, salute e rientro nella propria abitazione.

Importanti per questa “fase due” anche l’utilizzo di dispositivi per la protezione individuale, dei quali dovranno essere provvisti tutti i dipendenti di ogni azienda, chi visita i luoghi chiusi, ed anche per i viaggi nei mezzi pubblici. I dispositivi per la fase due sono acquistabili normalmente online su siti come Gedshop oppure nei negozi.

Sarà inoltre vietata l’uscita per chi invece ha la febbre che supera i 37.5 gradi e soprattutto sintomatologie respiratorie, con l’obbligo di avvertire il proprio medico.

Cosa succede per i luoghi pubblici?

Riaperto l’accesso a luoghi pubblici come parchi nei quali però bisognerà sempre rispettare la distanza di sicurezza, regolando l’accesso ai bambini per le aree giochi. Nel caso non ci sia la concreta possibilità di far rispettare queste norme di sicurezza, sarà compito dei sindaci precludere l’ingresso. Le cerimonie religiose invece sono ancora chiuse (ma è in studio un protocollo per consentire ai fedeli di partecipare alle funzioni) eccetto per i funerali, ai quali potranno partecipare parenti di primo e secondo grado, fino a 15 persone.

Quali attività riapriranno

Le attività di ristorazione per il momento restano chiuse, ma potranno effettuare consegna a domicilio oppure ritiro dei pasti che però dovranno essere consumati in casa o in ufficio. Riaprono invece le attività manifatturiere, quelle di costruzioni, di intermediazione immobiliare e quelle per il commercio all’ingrosso ovviamente solo dopo le operazioni di sanificazione degli ambienti, fondamentali per assicurare la sicurezza dei dipendenti.

Sarà invece necessario ancora del tempo per poter ricominciare con le attività sportive di squadra, mentre sono consentite le attività individuali a porte chiuse. Adesso resta solo l’attesa per il prossimo passo da effettuare a partire dal 18 maggio.

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