BARZIO – Il logo dell’edizione n. 55 manca dalle pagine ufficiali della manifestazione, in compenso la confusione è enorme sotto il cielo della Valsassina che attende di sapere se la fiera più grossa del territorio (e una delle maggiori in Lombardia) si potrà fare, quest’anno.
L’emergenza Coronavirus ha partorito una serie infinita di provvedimenti, col risultato di non avere certezze assolute sulla materia. Anzi. L’unica è che non vi sono garanzie. in teoria le “sagre locali” sembrerebbero autorizzate, sullo sfondo però ci sono le autorizzazioni che i Comuni e le Prefetture devono dare ad eventi di massa come questi. La Sagra delle Sagre – che non ha mai mancato di sottolineare proprio i suoi imponenti numeri, è manifestazione in grado di ammassare decine di migliaia di persone alla volta, specie a Ferragosto e nei week end.
Si potrà tenere, nonostante tutte le leggi, leggine e norme varie su distanziamento sociale, sanificazioni, autentiche “schedature” e quant’altro? Quesito dall’ardua risposta, ancora oggi ovvero a due mesi dal suo svolgimento.
Intanto sul tema non mancano le polemiche. L’autorevole magazine ‘Italia a tavola‘ attacca duramente a firma del suo direttore Alberto Lupini le nuove regole, scrivendo che
“Nonostante il rischio contagio e le norme rigide valide per i pubblici esercizi, le Regioni autorizzano le sagre, simbolo di assembramento e spesso in assenza di igiene. Un danno per bar e ristoranti in crisi… Se da domani ci saranno nuovi focolai di covid-19 i cittadini sanno fin d’ora con chi prendersela…“.
Questione sentita, insomma, ma indubbiamente gestita non al meglio a livello generale.
Tra normative che si accavallano e a volte sono in contrasto, resta il dubbio che più direttamente interessa ai nostri lettori: la Sagra, quest’anno si farà o no?
RedEco
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