GLI AVVOCATI DI ‘CAMMINO’: “IL FIGLICIDIO È L’ATTO DI VIOLENZA PIÙ ESTREMO PER FAR MALE PER SEMPRE ALLA MADRE”



ROMA – Registriamo l’indignazione della Camera Nazionale Avvocati per la Persona, le Relazioni familiari e i minorenni (‘CAMMINO‘) dopo il duplice omicidio dei propri figli perpetrato da Mario Bressi nella casa di vacanza a Margno, e l’invito a rivolgersi al Forum Antiviolenza.

Si è verificato! Ancora! È di qualche giorno fa la notizia di un padre che ha ucciso i suoi figli e poi si è suicidato: una crisi familiare, padre e madre con due figli, un omicidio-suicidio. Una comunicazione – informazione della notizia che, in molti articoli cerca una giustificazione in un atto che non ne può trovare, perché è un OMICIDIO.
Dal 2017 di casi di questo tipo se ne sono verificati sempre più frequentemente, e sono sempre epiloghi di fenomeni di violenza intrafamiliare già esistenti o di crisi coniugali o tra partner: il padre – omicida – riflette sui figli le proprie vicende affettive e personali nei confronti della madre, e la punisce, a vita, con l’atto più estremo. Da questa violenza la donna non potrà più “uscire”, rimarrà per sempre soggetta a questo “infinito” per il dolore, per le sue conseguenze esistenziali ineliminabili, atto di violenza!

Intervista a Maria Giovanna Ruo - YouTube“CAMMINO, che da sempre esamina e studia le dinamiche familiari e la violenza domestica e di genere, ha costituito un apposito Forum Antiviolenza anche per analizzare i fattori genetici, sociali, culturali psicologici e psichiatrici – spiega la presidente avv. Maria Giovanna Ruo nonché anche le modalità di comunicazione/informazione della stampa e dei social media relativamente ai casi di questo tipo che rischiano una vittimizzazione secondaria della donna/madre, “rea” di aver assunto decisioni di interruzione del rapporto affettivo/coniugale”.

“È di tutta evidenza la necessità, ancora, di un’attività di sensibilizzazione, formazione, sostegno nella crescita fin dal periodo scolastico degli uomini e delle donne del presente e del futuro – precisa l’avv. Rita Ielasi, vicepresidente sezione Isole – poiché laddove anche un solo genitore non è cresciuto e formato al rispetto dell’altro, delle sue libertà e dignità, del suo pensiero, a non considerarlo proprietà o possesso, fino a che ci sarà un malinteso senso dell’onore che impedisce di accettare i “no” e le diverse opinioni e decisioni, ancora si verificheranno fatti con destinatari diretti ed indiretti sempre i più vulnerabili ed indifesi. Il che non è tollerabile“.

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