BARZIO – Stringere l’arteria più larga e concentrare il traffico nelle vie più strette. Le prime impressioni sulla nuova viabilità barziese sono una sonora bocciatura, e anche i più ottimisti non vanno oltre l’attendismo.
Sentimento giustificato anche dalla totale assenza di comunicazione sia per gli utenti, sia soprattutto per gli esercenti ancora ignari delle regole per il carico e scarico delle merci. “Impreparati, vedremo…” è la definizione che va per la maggiore.
Mercoledì 1° luglio, debutta la nuova circolazione nel centro del paese: coordinati dalla polizia locale gli operatori lavorano per tracciare le indicazioni e installare cartelli e barriere. Con luglio nella perla della Valsassina iniziano anche gli orari estivi per i negozi, che infatti – solitamente chiusi al mercoledì – terminati gli scrosci di pioggia verso le 11 si popolano di residenti e villeggianti.
Cosa cambia nella viabilità lo abbiamo già spiegato in questo articolo, a cui va fatto subito un aggiornamento: arrivando in piazza Garibaldi da via Roma la svolta non è obbligatoria a destra – come inizialmente pianificato – ma ci si può dirigere anche a sinistra, esattamente come prima. In queste ore inoltre è stata pubblicata l’ordinanza firmata dal sindaco Giovanni Arrigoni Battaia. Al di là di questi strumenti non vi è stata comunicazione ufficiale né confronto, prevedibile dunque il malcontento raccolto nel “giorno uno” di questa rivoluzione estiva.
Delusione comune a tutte le categorie, a tal punto che anche i baristi ci tengono a smarcarsi dalla voce per cui il provvedimento sia stato preso solamente per favorire i loro clienti. Severissima la posizione dei fratelli Buzzoni, titolari della storica e premiata gelateria che si affaccia su via Martiri.
“Erano gli anni Sessanta quando venne costruita questa parte di paese – ci raccontano mentre notiamo qualche auto ‘nostalgica’ procedere sulla corsia pedonale – e nostro padre con i suoi nove fratelli decise di arretrare le case regalando il terreno al Comune per ampliare quella che all’epoca era una semplice via carrabile. Per questo via Martiri oggi è così ampia, l’unica a Barzio dove le auto possono fermarsi senza invadere la corsia o il marciapiede. Allora l’idea era quella di far arrivare le persone a Barzio. Chiuderla e togliere le soste vuol dire lasciarle fuori”.
Anche la necessità di concedere ai bar di mettere all’esterno i tavolini che causa Covid non ci stanno nel normale perimetro è sfatata dagli stessi esercenti, che soprattutto in piazza Garibaldi avrebbero individuato altre soluzioni, meno invadenti sulla viabilità complessiva.
La vicenda si fa ancora più sconcertante confrontandosi con gli alimentari, quasi tutti siti nelle viuzze più strette del centro dove i clienti, in coda all’esterno del negozio (oggi più di prima per le norme anti pandemia) sono destinati ad ‘incastrarsi’ con le auto di passaggio. “In Comune c’è stata una riunione per presentare le novità – ci confidano amareggiati -, dicono di aver inviato una Pec ma siamo in tanti a non averla ricevuta. E a parte questo nessuno è venuto a spiegarci nulla. Ciò che sappiamo lo abbiamo letto su Valsassinanews”. Ma oltre al danno c’è la beffa: “Qui passano i corrieri, altri hanno il camion da scaricare, ma ancora non ci hanno detto che regole rispettare“.
Nonostante la forte reazione delle prime ore, nessuno degli intervistati si mostra disfattista e l’auspicio è che la scelta possa giovare all’intera comunità. Certo se il bel tempo si vede dal mattino, poco o nulla s’è fatto per rasserenare il cielo e gli animi.
C.C.
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