VALSASSINA – Gli eventi “grossi”, come noto sono saltati tutti (Sagra delle Sagre a parte, qua speranzosamente si sta lavorando per allestire il fierone in programma ad agosto, Covid o non Covid). Ma l’emergenza Coronavirus ha avuto come effetto collaterale anche quello di cancellare di brutto una serie impressionante di manifestazioni di dimensioni medio-grandi: dai premanesi Giir di Mont e ‘Antico’ al Country Festival, alla Zacup e ancora altre gare sportive e appuntamenti di vario tipo. A cui si aggiunge il ‘figlioccio‘ valsassinese Nameless – trasferitosi da quest’anno in Brianza ma a sua volta vittima delle circostanze.
Oggi però ci occupiamo di un altro genere di eventi, ovvero quelli locali, tipici dell’estate e finalizzati all’intrattenimento dei turisti, villeggianti e visitatori occasionali. Roba in gran voga ai tempi d’oro quando di turismo ce n’era tanto e di soldi ne giravano – ma che sulla carta sarebbero ben giustificati in questo strano 2020, la cui estate dopo la primavera “da lockdown” sta facendo registrare numeri inattesi e impressionanti, frutto proprio della autentica (e comprensibile) smania di ritorno alla normalità.
E invece…
Malgrado la forte domanda – in termini di presenze turistiche – una parte della Valle e certamente Ballabio sembrano inerti, quasi paralizzate davanti al timore che tuttora caratterizza la nostra società così pesantemente colpita dalla pandemia. Almeno così vogliamo pensare assistendo alla totale carenza di proposte in varie località ma soprattutto in quella più grossa del territorio: Ballabio appunto. Che pur avendo perso da decenni la proprie caratteristiche di paese “per villeggianti”, quest’anno registra un ritorno per certi veri clamoroso del turismo a tutti i livelli. E risponde con un desolante “non pervenuto” sul fronte degli eventi estivi. Cancellata per ovvi motivi la Fiera del Taleggio di aprile, Pro Loco e Comune non hanno finora messo in calendario alcuna manifestazione degna di questo nome.
Simile ma con qualche slancio in più la situazione a Barzio: in quella che viene chiamata a buon diritto la ‘Perla della Valsassina‘ il cartellone degli eventi dell’estate è a dir poco risicato – specie se confrontato con gli anni passati.
Qualcosa è in programma a Pasturo, qualcosina altrove, mentre spicca per l’attivismo l’Alta Valsassina dove proprio oggi prende le mosse il festival itinerante “olistico”, con un’offerta interessante e imponente di appuntamenti sparsi nei paesi del territorio e nei relativi alpeggi.
Insomma, un’estate 2020 a ritmi differenziati e “a macchia di leopardo”, tra paure e slanci.
RedVN
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