ESINO LARIO – Il Museo delle Grigne terzo classificato alla prima edizione del concorso “Metti in mostra l’Archeometria”, iniziativa che ha dimostrato quanto centrale possa essere il ruolo delle Scienze applicate ai Beni Culturali, anche nella progettazione di percorsi museali innovativi e inclusivi, garantendo da una parte l’accessibilità a informazioni tecnico-scientifiche e dall’altra contribuendo alla diffusione del sapere scientifico attraverso lo studio dei beni culturali.
Diversi i progetti candidati e altrettante istituzioni museali che hanno messo in campo risorse ed esperienze multidisciplinari proponendo ognuna soluzioni interessanti e innovative,andando cioè “oltre ciò che l’occhio riesce a vedere” come ha fatto Martina Pensa aiutata col contributo archeologico di Giorgio Baratti.
Il concorso “Metti in mostra l’Archeometria”, patrocinato da Icom Italia e della rete dei beni culturali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Chnet-Infn, è stato realizzato anche con la collaborazione scientifica di Archeostorie, ed ha prodotto, grazie al prezioso contributo di tutti i gruppi di lavoro partecipanti, la prima mappa dei Musei “archeometrici” italiani che sarà annualmente aggiornata con tutti i nuovi progetti espositivi che aderiranno alle future edizioni.
Ecco la classifica dei vincitori del concorso per l’edizione 2019:
Primo posto “Archeologia invisibile” – Museo Egizio di Torino;
Secondo posto “Le analisi scientifiche sul piccolo violino Bracco 1793” – Museo del Violino di Cremona;
Terzo posto in ex aequo “I Celti a Esino Lario: caratterizzazione di manufatti metallici del periodo La Tène” – Museo delle Grigne di Esino Lario e “Il Kouros ritrovato” – Museo Civico Castello Ursino di Catania.
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