ROGO DEL CICLAMINO. LA CASSAZIONE RIBALTA TUTTO: ASSOLTO L’INSTALLATORE, TESTIMONI INATTENDIBILI



CRANDOLA – Condanna annullata in Cassazione per Maurizio Beri, ritenuto dal Tribunale di Lecco e dalla Corte d’Appello di Milano responsabile dell’incendio alla pizzeria Ciclamino di Crandola del 18 dicembre 2010.

Nel rogo morì la 56enne Rosa Antonia Invernizzi, originaria di Calolziocorte, contitolare del locale insieme al marito Roberto Floreano, perché rimase intrappolata dopo essere rientrata ad incendio in corso, forse per raccogliere degli oggetti.

Le motivazioni della Suprema Corte, depositate pochi giorni fa, smontano le conclusioni dei precedenti tribunali che avevano condannato il Beri a nove mesi. “Non è né possibile escludere con certezza il fatto che l’imputato non abbia commesso il reato, né comunque, una tale valutazione potrebbe discendere da una sommaria valutazione dei fatti in causa“.

La rivalutazione della Cassazione parte dalle testimonianze dei figli dei titolari, Chiara e Daniele, i quali avevano indicato l’azienda del Beri e il Beri stesso come installatore delle tre stufe a pellet presenti nel ristorante, una delle quali ha originato l’incendio. Testimonianze non dirette ma raccontate: entrambi avevano da subito chiarito di non aver assistito all’installazione ma che fossero stati i genitori a dire loro che si erano affidati all’imputato per lavori che da soli non avrebbero saputo eseguire.

Le sentenze di primo (3 marzo 2015) e secondo grado (12 febbraio 2018) avevano dato per assodato questo particolare, che al contrario per la Cassazione è tutto da dimostrare. Ad incidere sulla inattendibilità anche – sottolinea sempre la Corte – il fatto che la deposizione dei figli sia avvenuta dieci anni dopo l’installazione delle stufe.

E ancora, le testimonianze di Chiara e Daniele Floreano sono state raccolte nel processo di primo grado quando ancora era imputato il padre Roberto, ed essendosi costituiti parti civili, dalla non condanna del padre avrebbero avuto sia una motivazione familiare sia un interesse economico. “Intenzionalmente o meno, non è ragionevole ritenere che le loro dichiarazioni fossero volte a difendere la posizione del padre, ancora imputato, allontanando da lui la responsabilità dell’installazione risultata fatale” recita la sentenza.

C’è poi un altra circostanza “estremamente significativa“: nella fattura d’acquisto della stufa originaria del rogo non è riportata la dicitura “installazione”, presente invece nelle fatture delle altre due stufe. “Spiegabile ricorrendo a molteplici scenari quali dimenticanza o sciatteria nella compilazione – commenta la Cassazione – ma l’ipotesi che il Beri non abbia in effetti proceduto all’installazione non può essere esclusa da un osservatore razionale“.

Infine vi è la testimonianza di un elettricista frequentatore del locale il quale raccontava come il Floreano avesse proceduto ad almeno un intervento di manutenzione su una delle stufe “allargando un foro“.

La conclusione a cui giunge la I sezione penale della Cassazione è l’assoluzione di Maurizio Beri e la revoca delle statuizioni civili, ponendo fine alla vicenda dopo quasi dieci anni.

C.C.

 

LE SENTENZE PRECEDENTI

ROGO DEL CICLAMINO, SENTENZA CONFERMATA IN APPELLO: CONDANNATO SOLO L’INSTALLATORE DELLA STUFA “FATALE”

ROGO DEL ‘CICLAMINO’: CONDANNATO SOLO L’INSTALLATORE DELLA STUFA

DALL’ARCHIVIO

ROGO DEL CICLAMINO/COLPO DI SCENA:
PER L’ACCUSA NON È STATO OMICIDIO

Scritto da: Redazione cronaca – 02/12/2014

Responsabili dell’incendio che distrusse l’edificio e nel quale perì Rosa Invernizzi, ma non colpevoli per la morte della donna: queste le conclusioni dell’accusa al processo per il rogo della pizzeria «Ciclamino park» di Crandola avvenuto il 19 dicembre del 2010.

DISASTRO DEL CICLAMINO: PER IL PERITO ”TUTTA COLPA DELLA STUFA A PELLET”

Scritto da: Redazione LeccoNews.LC – 20/10/2014

Sarebbe stata proprio la stufa con un tubo non a norma ad aver originato l’incendio che il 19 dicembre 2010 distrusse il ristorante “Ciclamino Park” di Crandola Valsassina. L’incendio provocò la morte di Rosa Antonia Invernizzi, moglie del titolare, residente a Calolziocorte.

DRAMMA DEL ‘CICLAMINO’ AL PROCESSO,
STOP DEL GIUDICE ALLE PERIZIE

Scritto da: Redazione cronaca – 03/06/2013

Poche, ma importanti, le novità emerse nella nuova udienza al processo per la tragedia nella quale ha perso la vita la 56enne Rosa Antonia Invernizzi. Il giudice Ambrogio Ceron ha detto “stop” alle perizie, considerando più che sufficienti i dati tecnici emersi nell’incidente probatorio.

ROGO DEL ”CICLAMINO”, BERI E FLOREANO RINVIATI A GIUDIZIO. PROCESSO IL 3/6

Scritto da: Redazione Cronaca – 14/01/2013

Dovranno rispondere di incendio doloso e omicidio colposo Maurizio Beri (che vendette ed eseguì i lavori di installazione della stufa ritenuta all’origine dell’incendio) e il marito della vittima, Roberto Floreano. Nel disastro del locale di Crandola perse la vita la 56enne Rosa Antonia Invernizzi.

CRANDOLA, ROGO DEL ”CICLAMINO”,
I FIGLI PARTI CIVILI NEL PROCESSO

Scritto da: Redazione cronaca – 12/11/2012

Quella di oggi è stata la giornata della costituzione delle parti civili per il tragico incendio al “Ciclamino Park” di Crandola Valsassina, avvenuto il 19 dicembre 2010 e nel quale perì la 56enne Rosa Antonia Invernizzi.

Crandola, rogo del ”Ciclamino”:
Il perito individua un’origine esterna

Scritto da: Redazione Cronaca – 09/11/2011

Le fiamme si sarebbero scatenate in un’area “esterna alla pizzeria”: lo afferma la relazione dell’ingegner Massimo Maria Bardazza, il perito incaricato dal Gip di individuare i motivi dell’incendio al “Ciclamino Park” di Crandola Valsassina il 19 dicembre 2010. Rinviata al prossimo febbraio l’udienza.

Giovedi’ a Laorca i funerali di Rosa Invernizzi

Scritto da: Redazione Cronaca – 22/12/2010

Restituita ai familiari la salma della 56enne perita nell’incendio del “Ciclamino Park” di Crandola Valsassina. Alle 10:30 le esequie.

CRANDOLA, L’INCENDIO DEL CICLAMINO TUTTI I SERVIZI E LE IMMAGINI

Scritto da: Redazione Cronaca – 20/12/2010

Riassumiamo in un’unica pagina l’insieme degli articoli, le interviste, le fotografie e i video relativi al dramma che si è consumato domenica mattina nel ristorante-pizzeria di Crandola Valsassina. Intanto, nella pagina su Facebook di Valsassinanews fioccano i ricordi e le testimonianze di solidarietà da parte di tanti lettori.

Parla la figlia della vittima

Scritto da: Il Giorno – 20/12/2010

Intervistata dal “Giorno”, Chiara Floreano racconta le ultime ore prima del dramma che ha distrutto una famiglia prima ancora della sua attività commerciale.

Ciclamino, ora s’indaga sulle cause

Scritto da: Redazione Cronaca – 19/12/2010

Allo stato attuale si propende per l’origine interna al ristorante dell’incendio che ha causato la morte di Rosa Invernizzi, distrutto il locale e due autoveicoli.

Crandola, trovata morta la donna dispersa.
Una tragedia assurda

Scritto da: Redazione Cronaca – 19/12/2010

Poco prima di mezzogiorno è stata finalmente raggiunta la donna che mancava all’appello. Ma la speranza si è spenta. Rosa Invernizzi, moglie del titolare del Ciclamino è stata trovata senza vita. I primi a saperlo il marito e figlia, che fuori dal locale si davano forza nella speranza. L’incendio ora è domato.

INCENDIO AL ‘CICLAMINO’ DI CRANDOLA:
DUE FERITI E UNA DONNA INTRAPPOLATA

Scritto da: Redazione Alta Valle – 19/12/2010

Sei mezzi dei Vigili del Fuoco e ambulanze nella frazione del paese dell’Alta Valsassina per un incendio del quale si conoscono ancora solo dettagli frammentari. Ci sono anche due persone intossicate e una dispersa – forse intrappolata all’interno dell’edificio. Il video e le prime immagini. Continui aggiornamenti su Valsassinanews.

 

 

 

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