INTROBIO – Di grande interesse l’intrattenimento teatrale proposto a Introbio da Paolo D’Anna, che ha ricordato un viaggio lontano nel tempo, quand’era un giovane venticinquenne, partito all’avventura dall’Italia al Marocco, nel 1978, insieme a un amico che doveva accompagnarlo ma che poi si è dileguato.
Il viaggio, prima a Tangeri e poi nei paesi più a sud, tra cui Ketama, un villaggio dove lo spaccio della marijuana la faceva da padrone, è stato un motivo di incontro con tante persone e culture diverse, che hanno arricchito, pur tra molte avversità ed alcuni episodi drammatici, l’esperienza e la crescita psicologica dell’autore, raccontata tramite un diario personale stampato molti anni dopo (solo nel 2019).
Diventa quindi sempre più lungo e interessante il curriculum artistico di questo attore nato in Sicilia ma vissuto per molti anni nel territorio lecchese, che spazia da interpretazioni personali di Alda Merini, Pier Paolo Pasolini, prossimamente Caravaggio.
Dopo la chiusura forzata delle attività, in queste settimane estive il programma è comunque intensissimo: dopo lo spettacolo di ieri a Introbio, sono previste tappe in Valchiavenna, nella Bergamasca, ma anche in Calabria e in Sicilia, fino a settembre.
Spettacoli di grande sensibilità e umanità, ma anche di dialogo con gli ascoltatori, che sempre di più apprezzano questo autore di spunti teatrali diventato in questi ultimi anni presentatore delle sue stesse opere.