FATTI CURIOSI NELLA STORIA DELLA VALLE: 1940, DISGRAZIE, AQUILA UCCISA A SASSATE E UN FURTO SOSPETTO



File:Elongated circle 1940.svg - Wikimedia CommonsVALSASSINA – Abbiamo scelto un anno nell’archivio del Corriere della Sera e ricercato le notizie più significative che raccontano i fatti accaduti in quel 1940 e sono stati ben quattro in Valsassina gli episodi più eclatanti del periodo: a Parlasco una donna che ha ucciso un’aquila, la disgraziata morte di un operaio a Primaluna, uno strano furto a Barzio e l’incidente domestico capitato a un bambino di Premana che ne provocò il decesso. 

La vicenda di “Tarlasco” (cit.), ripresa anche da Il Mattino Illustrato di Napoli nell’edizione del 4 marzo

Andiamo dunque in ordine cronologico e partiamo dal mese di febbraio quando a Parlasco Giuseppina, abitante del luogo, uccise un’aquila a sassate. I fatti parlando di questa casalinga che, stufa di vedere diminuire il numero delle sue galline perché rapite o uccise dai rapaci, attese nascosta nel suo pollaio per ore l’arrivo del predatore. 

Dopo una lunga attesa arrivò dal cielo un’aquila che lanciandosi contro i pennuti afferrò una delle galline; senza pensarci due volte la donna affrontò il volatile con una pietra, colpendolo ad un’ala. Ferita gravemente l’aquila non riuscì più ad alzarsi in volo e la donna la finì (purtroppo) a sassate. 

A maggio un triste fatto accadde a Premana quando un bimbo di appena un anno e mezzo, sfuggendo al controllo dei suoi genitori si avvicinò troppo al camino dove ardeva il fuoco, cadendo nelle fiamme. Le ustioni furono così gravi che il piccolo purtroppo non riuscì a sopravvivere.

A luglio invece una grave disgrazia a Primaluna, nella cabina elettrica del paese. Una mattina, mentre all’interno dell’impianto si trovava l’elettricista introbiese A. M. di 42 anni, forse per un malore o per un fatale errore l’operaio finì per essere investito dalla corrente ad alta tensione e rimase fulminato. Il tecnico, cadendo dall’alto finì su una delle condutture elettriche e questo gli fu fatale. 

L’ultima notizia importante del 1940 in Valsassina, riportata dal Corriere della Sera, parla di un misterioso furto in una villa di Barzio nel mese di agosto. 

Il fatto ha del misterioso perché si trattava della denuncia del padrone di casa che assentandosi a luglio e facendo rientro ad agosto ritrovò l’abitazione in perfette condizioni, la porta chiusa ma da un mobile erano sparite trentamila lire in titoli e trentaquattromila lire in biglietti di banca. 

Il sospetto era che il proprietario, trovandosi a corto di risorse dopo una lunga vacanza avesse “fatto sparire” i soldi nascosti (non molto bene, a quanto pare) in casa per poi giustificarsi con la moglie della scomparsa del denaro e dei titoli denunciando il tutto ai carabinieri di Introbio, ai quali qualche dubbio era venuto. 

F. M.

 

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