LECCO – L’articolo apparso venerdì 14 agosto sulle testate on line Lario News e Valsassinanews non può lasciare indifferente chi abbia a cuore la tutela della natura e della fauna selvatica. Nell’articolo viene riportata la vicenda di due persone che si sono prese amorevolmente cura, per ben cinque giorni, di un piccolo di scoiattolo rosso che però, sfortunatamente, è poi deceduto.
Comportamento che, teniamo a ricordare, non è consentito dalla legge, che vieta la detenzione di fauna selvatica se non dietro autorizzazione da parte dell’ente competente.
Si dovrebbe piuttosto far capire alle persone che quello descritto nell’articolo è un comportamento al di fuori della legalità, che soprattutto mette a rischio specie vulnerabili che andrebbero maggiormente tutelate; nel caso specifico il nostro scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) è considerato una specie già in netto declino a causa dell’introduzione dello scoiattolo grigio americano (Sciurus caroliniensis) specie “aliena” di maggiori dimensioni e più resistente. Pertanto deve essere attentamente salvaguardato.
È bene che le persone (anche quelle dotate delle migliori intenzioni…) capiscano che il “fai da te” nella cura degli animali selvatici, senza autorizzazione e senza specifiche competenze, non solo è illegale ma porta spesso alla morte dell’animale stesso.
Le informazioni da divulgare dovrebbero riguardare il giusto comportamento da tenere in questi casi, che consiste nel segnalare tempestivamente la presenza dell’animale alla Polizia Provinciale, organo competente al recupero della fauna selvatica, che provvederà a prendersi in carico l’esemplare in difficoltà per le cure veterinarie necessarie.
Contiamo in una maggior attenzione in merito per il futuro per evitare che la convinzione di agire nel giusto porti alla perdita di altri animali.
Associazione WWF Lecco
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