E anche quest’anno ci siamo liberati del Ferragosto.
I vari turisti mordi e fuggi, i turnisti delle 8 ore fuori porta, quelli del picnic in mezzo al verde a meno di tre metri dalla provinciale supertrafficata, quelli che lasciano i rifiuti senza alcun rispetto o vergogna sulle sponde del Pioverna (come ha più che giustamente sottolineato una lettrice pochi giorni fa), hanno finalmente preso commiato dalla valle… o forse no.
Sono ancora presenti, ben mascherati, vestiti di un perbenismo di facciata e presunti affamati di un po’ di sana cultura.
Giusto ieri sera ho avuto il privilegio di assistere al Concerto al Crepuscolo presso Concenedo: un luogo già di per sé quasi mistico, dove si respira aria di intima sacralità.
Per prima cosa un grande grazie al Maestro Porroni e a tutti quelli che, come lui, offrono serate di alto livello a noi turisti “stanziali” pur tra sforzi, divieti e limitazioni di ogni genere ma, tornando a questioni più terrene, la serata è trascorsa in modo a dir poco imbarazzante.
Uno dei collaboratori del Maestro non ha fatto altro che ripetere nell’ora antecedente il concerto di tenere le mascherine indossate anche sul naso, tra il menefreghismo di alcuni presenti, e di mantenere il distanziamento.
Durante il concerto, alle note di Vivaldi si è aggregata la suoneria di un cellulare che una signora ha recuperato, con difficoltà e dopo numerosi interminabili momenti, dalla sua borsetta; alcune persone hanno chiacchierato amabilmente vis à vis, con rime boccali a pochi centimetri, dopo essersi abbassati la mascherina e, dulcis in fundo, una signora si è tolta una scarpa da trekking e relativa calza per massaggiarsi un piede mentre con l’altra rumorosamente dettava il ritmo ai musicisti… penoso e pietoso.
Da fare invidia alla ragazza che ad un telegiornale annunciava che “il Coviddi non esiste”: stesso patetico spettacolo, con la sola differenza della gogna mediatica, ieri sera non presente.
Forse il problema non sono i pendolari dell’inciviltà, che regna sovrana ed indisturbata, forse il vero virus sono la stitichezza mentale e morale che dilagano in ogni dove, senza vincoli di età, ceto e provenienza.
Per questo virus, non esiste e non è in fase di studio o sperimentazione alcun vaccino… solo una grande dose di prugne cotte al cervello può aiutare ed aiutarci contro questa stitichezza dilagante.
Lettera firmata