TACENO – Serata all’insegna della musica e della recitazione in dialetto milanese lunedì al Bar Biorca di Taceno.
Lorenzo Castelluccio, attore e cantante diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, ha proposto al pubblico, intervenuto numeroso, una carrellata di brani che l’hanno condotto in un viaggio nella società milanese ai tempi della Mala.
“Sono arrivato a Taceno per caso – racconta il protagonista – quest’anno a causa del Covid cercavo un luogo dove trascorrere le vacanze che non fosse troppo distante da Milano. Un conoscente mi ha indicato la Valsassina ed eccomi qui. Mi trovo molto bene in questo paese, l’aria è pulita e il posto tranquillo. A 18 anni ho cominciato a esibirmi nei locali milanesi, le trattorie con le tovaglie a quadretti bianchi e rossi dove si cucinava l’ossobuco con il risotto e la cassoeûla. Verso mezzanotte iniziavo a cantare, il mio repertorio base era Oh Mia bela Madunina e Porta Romana, poi da lì ho spaziato verso altri brani, sempre della tradizione milanese, anche di cantautori ignoti; le canzoni venivano tramandate semplicemente cantandole”.
“Nel 1994 mi sono diplomato al Conservatorio ‘G. Verdi’ di Milano come baritono, poi ho iniziato a collaborare con diversi registi del calibro di Gabriele Salvatores o Filippo Crivelli. Gaber e Jannacci sono due cantanti che sono quasi sempre presenti nelle mie interpretazioni. Nei giorni scorsi sono stato a visitare l’Alpe Giumello e devo dire che mi piacerebbe fare una serata in quell’ambientazione, dove la musica possa fondersi con il paesaggio”.
Chissà che questo desiderio possa avverarsi presto, magari con l’ausilio dell’amministrazione di Casargo.
I. B.