DON MARCO RUFFINONI È SACERDOTE. DOMENICA LA PRIMA MESSA A INTROBIO



MILANO – L’arcivescovo Mario Delpini ha ordinato in Duomo 23 nuovi sacerdoti, di cui 22 diocesani, tra i quali l’introbiese don Marco Ruffinoni. Anche se la cerimonia si è svolta nel rispetto delle normative per la prevenzione dal contagio da Covid-19 è stata comunque una festa per tutta la chiesa ambrosiana.

Una delegazione di fedeli, guidata dal prevosto don Marco Mauri, don Gianmaria Manzotti, tanti giovani della comunità pastorale Madonna della neve, i genitori e i parenti stretti, gli amici più vicini tra cui don Marco Zanotti già responsabile della pastorale giovanile valsassinese e parroco di Merone, ha festeggiato il novello prete al termine della lunga funzione iniziata nel Duomo di Milano alle 9.

Gli ordinati indossano la stola al modo sacerdotale e la casula, l’abito liturgico che è segno della loro dignità. L’arcivescovo e i vescovi presenti ungono le mani di ciascun novello presbitero.

Nell’omelia Delpini ha affermato: “La missione che alla Chiesa è stata affidata, perché il mondo creda non si può compiere con la pretesa di convincere, con l’esibizione di una intraprendenza che si raccomandi perché capace di supplire alle inadeguatezze delle altre istituzioni, con una efficienza che conquista perché soddisfa a dei bisogni, e pratica la carità come una dimostrazione invece che come una intima necessità e come restituzione di un debito.

La missione della Chiesa perché il mondo creda è affidata anche ai presbiteri oggi ordinati, ma è affidata a tutta la comunità, sulle vie della condivisione della gioia e della speranza. Un tratto irrinunciabile della riforma della Chiesa è che diventi evidente questa comunione profonda e si manifesti in un segno che il mondo possa comprendere: i discepoli di Gesù sono capaci di volersi bene, di stare insieme e di trovare gioia nella fraternità che li unisce.

Questa comunione che raduna tutti i credenti deve manifestarsi nel presbiterio. Sarebbe sconcertante se gli uomini che predicano ai fedeli di amarsi e perdonarsi, che parlano dell’amore che unisce marito e moglie, genitori e figli, fratelli e sorelle, si rivelassero individualisti, litigiosi, divisi tra loro. Per il percorso di riforma della Chiesa io conto su di voi, ordinandi di oggi e su tutti voi presbiteri e diaconi di tutte le età per questo segno irrinunciabile che è la sincerità dell’amore fraterno“.

Domenica alle 10:30 nella parrocchiale di Introbio don Marco concelebrerà la sua prima messa con i sacerdoti della comunità pastorale e della Valsassina.

 

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