In questo Vangelo, molto denso e ricco di diversi significati, emerge ancora una volta l’unità fra Gesù e il Padre: Il Figlio agisce come vede agire il Padre,il Padre ama il Figlio e gli ha manifestato tutto,il Padre ha dato al Figlio il potere di giudicare,chi non onora il Figlio non onora il Padre.
Dice ancora il Vangelo di Giovanni:“Dio nessuno lo ha mai visto,solo il Figlio che viene dal Padre ce lo ha rivelato”.
Gesù è il grande rivelatore del Padre non solo con le sue parole, ma anche nei suoi gesti e nella sua stessa persona.
Il compimento della volontà del Padre, che è poi il ricondurci a Lui, è il grande desiderio di Gesù.
Il Vangelo di oggi è per noi un invito a recuperare questa consapevolezza.
Il nostro modo di pregare rivela il cammino della fede.
C’è un primo passo, quando preghiamo Maria: abbiamo bisogno di lei, del suo dolore di madre, e ciononostante della sua fiducia e bontà; e se ci è difficile accettare da Gesù la sua parola esigente, la accettiamo da Maria.
Ma Maria non vuole trattenerci a sé: ci porta a Gesù.
Gesù potremmo dire che è il punto nevralgico della nostra fede: nella sua umanità si manifesta il Padre (“chi ha visto me ha visto il Padre”) e si realizza la nostra salvezza (“per le sue piaghe noi siamo stati guariti”).
Per questo Gesù può dire: “Io sono la via…., nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.
Tutto è stato consegnato dal Padre a Gesù, e tutto un giorno Gesù ricondurrà al Padre “perché Dia sia tutto in tutti”: è la grande visione di fede cui accenna Paolo nella 2a lettura di oggi, ed è il compimento di tutta la storia, personale e universale, secondo la rivelazione cristiana.
Certo la fede cristiana è una cosa enorme, ma se questa fede è vera, questo è il solco, il cammino nel quale si colloca la nostra vita e tutta la storia.
Davanti a tanta indifferenza, distrazione o negazione pratica di tutto questo, quanto è vera e necessaria anche per noi la preghiera degli apostoli:
“Signore Gesù, facci conoscere il Padre!. Chini sul nostro lavoro, sulle nostre sofferenze, chiusi in soddisfazioni effimere e apparenti, divisi tra noi da egoismi e ingiustizie,noi non alziamo lo sguardo verso di Lui,il Padre che ci ama e che ha mandato te per la nostra salvezza,per ricondurci, riconciliati, a Lui,fonte del vero amore e della gioia”.
E’ questo il cammino della nostra vita, alla luce della fede.
Don Gabriele
Vicario Parrocchiale