INTROBIO IN FESTA PER IL NOVELLO PRETE DON MARCO RUFFINONI



INTROBIO – Un don Marco Ruffinoni emozionato è stato festeggiato nella suo paese natale Introbio da numerosi compaesani e da tanti fedeli della Comunità Pastorale Madonna della neve e provenienti anche da altri paesi della Valsassina, confermando la stima e l’amicizia che il giovane sacerdote si era costruito negli anni con l’impegno in parrocchia e nel decanato.

Don Marco è partito in mattinata da casa a bordo di una Lancia Appia del 1960 accompagnato da alcuni compagni di seminario, da alcuni sacerdoti e dai giovani della comunità. Il novello presbitero ha fatto tappa alla chiesetta di San Michele dove ha pregato e ha indossato i paramenti sacri per la messa che è andato a celebrare alle 10:30 nella parrocchiale di Sant’Antonio Abate attorniato dai chierichetti, accompagnato dal prevosto don Marco Mauri, da don Gianmaria Manzotti e accolto da alcuni esponenti del Comune (è stato ricordato come in paese fossero 30 anni che non sbocciava una vocazione, ringraziando i tanti volontari che hanno operato per organizzare la festa, non solo addobbando le vie, ma creando dei momenti di aggregazione in onore del sacerdote).

Don Marco Zanotti

Durante la messa è stato don Marco Zanotti già responsabile della Pastorale Giovanile valsassinese e oggi parroco a Merone a dichiarare l’omelia in cui ha ricordato a don Ruffinoni che “La prima messa per un prete è il momento in cui prende consapevolezza che la sua vita è totalmente nelle mani di Dio. Un Dio che lo ha scelto, guidato e condotto fino a qui per poter essere al servizio di tutti. […] La tua vita da oggi in avanti sarà come dice il profeta Isaia ‘Una luce eterna’. San Paolo dice ‘Dio sia tutto in tutti’. San Giovanni nel Vangelo ‘Chi ascolta la mia parola ha la vita eterna. Queste sottolineature possono essere la guida per la tua vita e anche la risposta che spesso sarai chimato a dare a tutte quelle persone che chiederanno conto della tua vocazione […]”.

Al termine della funzione molto partecipata e seguita, don Marco ha ringraziato tutti gli artefici del suo percorso vocazionale: genitori, insegnanti, sacerdoti e con molta emozione anche la nonna, recentemente scomparsa, che avrebbe voluto essere presente a questo importante momento della sua vita. La Comunità Pastorale gli ha regalato una casula, il Consiglio Pastorale una teca per portare Gesù agli ammalati, l’Amministrazione comunale dei libri sul territorio per non far dimenticare al novello prete le sue origini, l’Associazione Cattolica di Introbio una grande tovaglia di lino da mettere sul suo tavolo per non dimenticare gli amici Altri omaggi sono stati dati  dalle suore di Maria Ausiliatrice, dai bambini dell’Asilo Venini con un disegno. Mentre i giovani dell’oratorio gli hanno regalato un camice da indossare ogni giorno.

Dopo aver distribuito l’immaginetta-ricordo ai presenti, il neo prete è stato accolto sul sagrato della chiesa da un lancio di palloncini colorati e da molti applausi che lo hanno ulteriormente commosso.

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