INTROBIO – La questione della possibile mancanza di sicurezza per le due classi delle scuole medie “ospitate” in municipio da ieri ha avuto un risvolto politico rilevante quando lunedì sera il gruppo di minoranza ‘Insieme per Introbio‘ ha abbandonato la sala consiliare in segno di protesta.
Ma non si tratta di un gesto puramente simbolico: i tre esponenti dell’opposizione hanno lasciato i lavori “non volendo essere responsabile di queste decisioni, ribadendo che venga prodotto il documento di assunzione di responsabilità“. Di che si parla? del fatto che la vecchia sala consiliare al primo piano di Villa Migliavacca, una delle due che accolgono una classe di studenti, “sicuramente esistono grossi problemi di staticità“.
Opinioni? Pare di no. Anzi. Esiste agli atti un documento di quest’estate, una analisi sui solai della sede municipale commissionata dallo stesso Comune di Introbio a un ingegnere dalla quale – afferma la minoranza – “si evince che i nostri dubbi sulla staticità di questa aula erano fondati”. Nelle conclusioni della perizia, vengono prescritte per cautela e fino agli eventuali interventi di consolidamento, limitazioni del carico imposto ai solai, un costante monitoraggio della stabilità del solaio stesso e delle fessurazioni, con tanto di posa di fessurimetri e periodica lettura delle misurazioni.
Nel frattempo, le due classi delle medie sono comunque arrivate, ieri, e una ha preso posto proprio nella sala “incriminata” al primo piano.
Il gruppo di opposizione ne ha chiesto conto alla maggioranza, puntando sulla analisi fatta compiere nel mese di giugno dall’esperto e “Visto che tutto ciò è stato disatteso dall’amministrazione“, non volendo come detto essere ritenuto corresponsabile delle scelte di Adriano Airoldi & C. ha deciso di abbandonare l’aula.
In precedenza infatti i tre consiglieri avevano dichiarato le loro perplessità sui “grossi problemi di staticità” della vecchia sala consiliare.
Non essendo pervenuta alcuna informazione a riguardo, la minoranza ha inviato al sindaco tramite PEC del 3 settembre una “Richiesta aggiornamenti provvedimenti riguardanti le scuole per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Non avendo ricevuto alcuna risposta, il consigliere Lino Artusi si è presentato in Comune per verificare dove gli alunni fossero destinati.
Ed è venuto così a conoscenza, “con estrema sorpresa“, dell’esistenza della famosa analisi che confermerebbe i “dubbi sulla staticità di quest’aula“.
RedInt
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