INTROBIO – Di questa mattina l’ordinanza firmata dal sindaco di Introbio che vieta, dopo i recenti smottamenti di cui alle foto in questa pagina, il transito sulla strada della Val Biandino, dalla stanga alla fine di via alle Ville fino alla Bocca di Biandino.
Interdizione chiara, e motivata altrettanto precisamente: “Sussiste una situazione di pericolo grave e imminente per la pubblica incolumità causato dal rischio di distaccamento di materiale roccioso nella zona cosiddetta del primo ponte”. E pertanto “è ritenuto necessario limitare il numero dei veicoli ammessi al transito lungo la strada dalle 12 di giovedì 24 e fino a revoca”.
Fin qui tutto comprensibile.
C’è però un dettaglio. L'”ordinanza contingibile e urgente” (il testo integrale è in calce all’articolo) è appunto urgente e parla come detto di pericolo grave e imminente; ma il transito rimane riservato ai possessori del famoso permesso. Dunque, il pericolo c’è, ma sembra non riguardare chi ha il permesso per circolare.
In realtà la formula impiegata da Villa Migliavacca si presta a qualche dubbio, ma se ne evince che – appunto – la circolazione rimane possibile ai possessori di apposito permesso rilasciato dal Comune.
Si deve intendere chi ha il caro vecchio permesso per la Val Biandino (decine se non centinaia di soggetti diversi), oppure che per questa specifica e particolare situazione verrà rilasciato un “apposito permesso“.
In entrambi i casi, resta curiosa la circostanza di un pericolo come detto grave (definizione contenuta nell’ordinanza) che però non impedisce di circolare sulla strada “a rischio“.
E già a Introbio c’è chi fa battute sulla presunta intelligenza dei sassi che, cadendo, distinguono i bersagli tra autorizzati e non…
RedInt
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