La tricopigmentazione è una delle soluzioni meno invasive al giorno d’oggi per coloro che hanno pochi capelli a causa di problemi come l’alopecia o la calvizie androgenetica. La tricopigmentazione a differenza del trapianto capelli tradizionale è un intervento molto meno costoso e anche meno invasivo rispetto a questo.
Infatti, il trapianto capelli prevede una vera e propria operazione chirurgica che impianta nuovi bulbi piliferi all’interno del cuoio capelluto per riuscire a far crescere nuovamente i capelli. Questo trapianto prevede delle incisioni e un lavoro lungo in anestesia totale. Il trapianto oltre ad essere costoso, in alcune occasioni può non funzionare al 100% costringendo chi vi si è sottoposto a farlo nuovamente per far crescere i capelli in ogni zona del capo.
Per questo motivo, oggi sempre più persone scelgono di optare al posto del trapianto capelli a un intervento di tricopigmentazione. La tricopigmentazione è la soluzione non invasiva per coloro che hanno pochi capelli. Ma scopriamo insieme come funziona.
Tricopigmentazione: come funziona?
L’intervento di tricopigmentazione (vedi esempio su https://www.calvizielatina.it/tricopigmentazione-capelli-lunghi-densita-rasati/ )permette di ottenere due effetti differenti a seconda che si abbiano pochissimi capelli o si soffra di alopecia areata. Il primo intervento è il modulo rasatura naturale il secondo invece prende il nome di modulo densità.
Il modulo rasatura ricrea sul cuoio capelluto un effetto rasato naturale. Proprio come se ci si è passati da poco la lametta sulla testa. Questo è possibile applicando la tecnica del puntinismo inoculando all’interno del cuoio capelluto dei pigmenti pensati proprio per gli interventi di dermopigmentazione.
La tricopigmentazione prevede l’uso di due strumenti differenti. Il primo è il dermografo, uno strumento meccanico che può essere utilizzato per l’intervento, che presenta sulla superficie degli aghi sottili realizzati in modo particolare con una parte in plastica e una in acciaio. Lo strumento è meccanico e permette di inoculare diversi pigmenti all’interno del cuoio capelluto.
I pigmenti, solitamente color cenere scuro, sono biocompatibili e idonei anche a coloro che soffrono di allergia. Non solo, questi sono bio-assorbibili. Quindi nel tempo la pelle li riassorbe e vengono eliminati attraverso il riciclo cellulare dell’epidermide. Questo rende l’intervento totalmente reversibile nel caso non si voglia prolungare l’effetto della tricopigmentazione oltre la durata tradizionale dell’intervento.
Quanto dura la tricopigmentazione
La tricopigmentazione è un intervento che permette di ottenere un effetto rasatura oppure di rendere i capelli più pieni andando a operare nelle zone più chiare del capo. La tricopigmentazione è un intervento che offre la possibilità di ottenere un effetto completamente naturale e che restituisce un risultato estetico piacevole.
La tricopigmentazione ha una durata che dipende da quanto a fondo viene inoculato il pigmento, ma anche dal tipo di epidermide e da come si cura il proprio capo. In genere questo intervento prevede una durata massima di circa 2 anni. Anche se ogni anno sarebbe consigliabile sottoporsi ad un trattamento di richiamo per riuscire a migliorare l’aspetto dell’effetto rasatura. Facendo degli interventi di richiamo si avrà la possibilità di aumentare la durata estetica dell’effetto della tricopigmentazione.