PREMANA – Il gruppo Premana non si ferma, formato da giovani universitari con lo scopo di raccogliere fondi per la riqualificazione del territorio dopo l’ondata di maltempo del 12 giugno 2019, ha raccolto 70.000 euro e ha finanziato diversi progetti nel corso del 2020.

In questo articolo li vediamo nel dettaglio.

Le “penne nere” hanno ricevuto un contributo di 5.374 euro per i lavori di posa parapetto in Val Fraina, il lavatoio di Acquadusc e per l’acquisto di staccionate e altri materiali.

All’Alpe Premaniga è stata messa in sicurezza la strada Luere e finanziato l’importo di 6.600 euro.

All’Alpe Piancalada sono stati effettuati lavori per la sistemazione della frana per un importo finanziato di 10.181,60 euro. Nella valle dei Forni c’è stato il taglio piante ai Barconcelli per un importo finanziato di 500 euro, il ripristino della valle di Casarsa per un importo finanziato di 6.600 euro.

In val Fraina la riparazione fiume Prodace per un importo finanziato di 4.816 euro. All’Alpe Chiarino la manutenzione Val dol Gat è stata finanziata per un importo di 4.000 euro.

Gli interventi realizzati, in attesa del versamento del contributo previa documentazione delle spese, riguardano Val Fraina, con il ripristino del sentierio Caprecolo e i lavori ai paramassi; alla Valle dei Forni, il parapetto Deleguasche, il parapetto Gebio, il parapetto canale Gebio e la pulizia del canale; all’Alpe Premaniga il ripristino dell’acquedotto e la messa in sicurezza della strada Luere.

Gli interventi in programma sono a Chiarino la manutenzione ordinaria delle canalette; in Val Fraina il posizionamento del cordolo Prodace, il rifacimento del muro a valle e quello a monte. È stato dato un finanziamento alla Pro Loco per il ripristino dei canali in località FIM.

“Siamo una quindicina di ragazzi che hanno seguito la raccolta di questi fondi – ci spiega Denis Fazzini, portavoce del gruppo – vorrei ringraziare tutti quelli che hanno donato i soldi, chi ha lavorato alla realizzazione delle opere, gli alpigiani, i membri del Fondo di Comunità di Premana e la Fondazione del Lecchese”.

I. B.