VALSASSINA – Lo stop forzato dei campionati di calcio dilettantistici ha lasciato un vuoto sportivo nei tanti atleti impegnati in giovanili e prime squadre, da colmare in svariati modi. La scorsa settimana abbiamo parlato degli allenamenti individuali, “passatempo” impegnativo ma d’obbligo se si vuole arrivare alla ripresa di febbraio (si spera) con la giusta forma. Oggi trattiamo invece di un hobby “da divano”: le partite in televisione.

Qualsiasi calciatore lo sa: giocare al pallone e guardare i campionati in TV sono due cose quasi incompatibili. Infatti, gli allenamenti settimanali e le partite del weekend spesso coincidono con gli impegni europei e nazionali dei professionisti. Ovviamente, l’impegno societario vale più di qualsiasi match, ma per un vero appassionato non poter seguire la squadra del cuore è sempre un brutto colpo da subire.

Ecco allora che con il lockdown si ripresenta l’occasione per fare i tifosi a tempo pieno e, con il calendario fitto di partite tra campionati e coppe, alla sera ci si annoia raramente. Per i classicisti Serie A, Champions League ed Europa League sono gli impegni fissi sul calendario, intervallati di tanto in tanto dalle prestazioni della nostra Nazionale. I più fantasiosi invece si dilettano anche con coppe inglesi, tedesche, spagnole oppure si appassionano a campionati minori come Serie B e C, dove, per altro, non sta passando inosservato il cammino del Lecco.

Oltre al divertimento, spesso si tralascia il fatto che guardando le partite si può imparare. Movimenti di squadra, tattiche, schemi, tutto fa brodo nel bagaglio calcistico di allenatori e giocatori, pronti a mettere in campo una versione dilettante di quanto visto fare ai professionisti.

Insomma, guardare gli altri correre e segnare non è proprio la stessa cosa di essere protagonisti in campo, ma può sicuramente rappresentare un passatempo divertente e utile per ricercare in una diversa maniera quell’emozione e quell’atmosfera che solo chi ha calcato il terreno di gioco può conoscere.  

G. G.

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