VALSASSINA – Celebrazione della festività di Sant’Antonio a Crandola Valsassina. Dopo la cerimonia religiosa, la tradizionale benedizione degli animali.
Don Bruno Maggioni celebra la messa e parla così del protettore degli animali: “Il culto di Sant’Antonio Abate ha radici antichissime, la gente è attaccata a lui ovunque. La sua vita ci ricorda che anche i grandi santi hanno dovuto fare i conti con la povertà tipica di questa nostra umanità. Poi con la peste e il colera, con epidemie, santi che anche oggi interpretano una certa attualità. Antonio ha rinunciato ai beni materiali ricevuti in eredità, ha basato la sua vita sulla povertà, come stile di vita. Si è ritirato nel deserto e cercando posti più lontani dal mondo ha saputo resistere alle tentazioni di ritornare alla vita che faceva prima. Andò ad aiutare i cristiani perseguitati per dare loro forza e coraggio e testimonianza della vita che altri a nome suo scrissero e tramandarono a lui”.
A celebrare l’eremita egiziano anche la comunità di Parlasco con una messa officiata da don Marco Mauri, rinunciando alla benedizione degli animali a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.