ZONA ROSSA, LE REGOLE. DEROGHE AI PICCOLI COMUNI, STOP ALLE 18 PER I BAR



ROMA – In vigore da oggi per la Lombardia la zona rossa, provvedimento voluto dal Governo per limitare il diffondersi del contagio da Coronavirus e che coinvolge oltra alla nostra Regione anche la Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano. Passano invece in zona arancione le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta; restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

REGOLE DELLA ZONA ROSSA valide da domenica 17 gennaio

È vietato ogni spostamento, se non per comprovate esigenze lavorative, di salute, necessità o per gli spostamenti legati alla didattica in presenza.
Lo spostamento verso una abitazione privata per trovare parenti o amici all’interno del Comune è consentito per un massimo di una volta al giorno e per un massimo di due persone sopra i 14 anni (tranne persone con disabilità o non autosufficienti).
Vietato uscire dal proprio Comune; resta la deroga dei 30 km fuori dai confini del paese per Comuni con meno di 5000 abitanti, ma è vietato raggiungere il capoluogo di Provincia.
Resta invariata la fascia di coprifuoco 22-05.

Sono sospese le attività al dettaglio, tranne la vendita di generi alimentari e di prima necessità (computer, elettrodomestici, ferramenta, vernici, vetro, materiali da costruzione, articoli igienico sanitari, saponi, detersivi, libri, giornali, riviste, cartolerie, prodotti agricoli, confezioni e calzature per bambini, biancheria, articoli sportivi, giochi, autoveicoli, profumerie, erboristerie, fioristi, negozi per animali, ottica e foto). Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Le attività al dettaglio di prima necessità presenti nei centri commerciali restano chiuse nei giorni prefestivi e festivi, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Il mercato si svolge soltanto con i banchi alimentari.
Sono chiusi i servizi alla persona, a eccezione di lavanderie, tintorie, servizi funebri, barbieri e parrucchieri.

Sono sospese le attività di ristorazione: è consentito l’asporto per bar ed enoteche (Ateco prevalenti 56.3 e 47.25) soltanto fino alle 18, per i ristoranti è consentito fino alle 22. Resta sempre consentita la consegna a domicilio.

L’attività motoria è consentita nei pressi della propria abitazione.

Le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado (ex scuola “media”) passano in didattica a distanza, come la scuola secondaria di secondo grado e l’università.
Restano sempre in presenza le attività dei servizi educativi, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.

Possono riaprire le biblioteche, ma soltanto con servizi di consegna e ritiro libri su prenotazione.

 

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