INTROBIO – Il paese del Centro Valle conta tra i suoi abitanti un multipremiato motociclista, detentore negli anni Cinquanta di ben 5 primati mondiali: si tratta di Antonio Domenicali, detto Carlo, classe 1935.

Domenicali, che ha iniziato a correre all’età di 19 anni, faceva il commesso in un negozio di arredamenti quando fu chiamato dalla Motom Italia per diventare collaudatore dei suoi mdelli. 

Dopo qualche tempo trascorso in quel ruolo, al giovane Antonio fu data la possibilità di diventare pilota e di essere parte della squadra Motom 58: è proprio con questo team che il Carlo raggiunse risultati sportivi prestigiosi. 

Cinque i titoli iridati che Domenicali riuscì a vincere – in un periodo storico, come racconta l’ex pilota, molto diverso da quello attuale. 

“Per gareggiare si partiva tre giorni prima e lo si faceva in treno, si andava in Germania, in Sicilia e in altri posti e di soldi non se ne vincevano, non c’erano sponsor e fare il pilota era semplicemente un lavoro” spiega Domenicali.

SOPRA Tutti i record del ‘Carlo’ Domenicali

La Motom nacque a MIlano nel 1945 ad opera della famiglia De Angeli-Frua e fu Battista Falchetto celebre ingegnere nel campo automobilistico, braccio destro di Vincenzo Lancia, a dare forza all’idea della Motom. 

Il primo modello, il Motomic, fu presentato nel 1947 al Salone di Ginevra. Il nome nasceva dalla fusione delle parole “moto” e “atomica”.

Il Motomic aveva un motore a quattro tempi da 48 cm³, successivamente la Motom presentò nel 1952 un modello dal motore di 160 cm³ cui diede nome Delfino che non riscosse un gran successo e fu posto fuori produzione sette anni dopo.

“Nemmeno la coppa potevamo tenere” conclude Domenicali, “una volta tornati in ditta dopo aver vinto qualche gara, dovevamo consegnare i trofei vinti”.

F. M.