INTROBIO – Sul tema del trasferimento in alcuni locali della Comunità Montana, tra Barzio e Pasturo, di una intera sezione delle medie (vedi articolo esclusivo su VN di questa mattina) e in generale sulla gestione delle scuole introbiesi, registriamo una dura nota del gruppo di opposizione consiliare a Villa Migliavacca, guidato da Lino Artusi.
“Quando abbiamo votato il piano di diritto allo studio – esordisce la minoranza – c’è stato chiesto dal sindaco di dare anche il nostro via libera; eravamo in piena emergenza Covid, nell’estate dell’anno scorso e Airoldi ci disse che stava trattando con la Comunità montana. Dunque abbiamo concesso il nostro sì sul punto, specificando però che volevamo essere informati puntualmente sulla dislocazione delle aule e in generale sulla situazione della scuola. È finita invece che non ci ha mai informato nessuno, abbiamo saputo regolarmente tutto solo dal vostro giornale on-line e dalle mamme”.
“Già allora era così, ma dopo – aggiunge l’opposizione in consiglio – è mancata la comunicazione anche sulle aule trasferite a Villa Migliavacca, poi sullo spostamento di una classe in biblioteca, poi ancora su problemi logistici e adesso sul passaggio di tre classi nei locali della Comunità Montana (fatto che oltretutto crediamo non sia avvenuto a costo zero). Ecco, anche questa cosa del trasferimento da Introbio a Barzio lo veniamo a sapere soltanto dopo ben tre consigli comunali”.
“Ma non è un problema solo nostro, evidentemente, dato che pure le mamme hanno scoperto solamente lunedì mattina, il giorno stesso, del trasporto dei loro ragazzi caricati sui pullman per andare a Barzio: è girata una comunicazione esclusivamente su WhatsApp, vi sembra il caso? Quasi un sequestro di persone… E a proposito degli autobus, come commentare la questione del pagamento del biglietto da parte delle famiglie? Beh la risposta è in realtà una domanda che ci facciamo, e cioè se sia giusto che si vada a far pagare il trasporto – che costa 33 € da Introbio e addirittura 45 da Taceno. Secondo noi bisognava cercare una mediazione con l’azienda dei trasporti in tempo utile, cosa che a quanto vediamo non è stata assolutamente messa in atto”.
RedInt
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