PREMANA – “La diffusione del contagio continua ad estendersi a livelli preoccupanti”.
Lo annota in una comunicazione di poco fa la sindaca Elide Codega che specifica: “L’ultimo rapporto di oggi (domenica 7 febbraio, ndr) da parte di ATS, indica 61 persone in sorveglianza attiva, di cui:
– 35 Covid+ e quindi sotto sorveglianza attiva con l’obbligo di restare a casa.
– 26 sono contatti stretti da Covid+, ma anche loro con l’obbligo di rimanere a casa fino al termine della quarantena indicata per ognuno da ATS.
Sollecitati dai Medici di base e dalla Pediatra, ci siamo confrontati con il Prefetto e la direzione generale di ATS, per capire quali azioni mettere in campo per cercare di contenere/fermare il contagio. La risposta è stata la stessa che tutti noi conosciamo ormai da un anno a questa parte, ovvero la responsabilità personale di ognuno di noi nel rispettare le indicazioni principali:
– INDOSSARE SEMPRE e CORRETTAMENTE LA MASCHERINA FUORI DI CASA e averla sempre con sé per utilizzarla al momento opportuno;
– Lavarsi spesso le mani
– Mantenere il distanziamento sociale
– EVITARE GLI ASSEMBRAMENTI
NON PERCHE’ SIAMO IN ZONA GIALLA DOBBIAMO DIMENTICARCI DI QUESTE TRE IMPORTANTI INDICAZIONI, tra l’altro la mascherina e il distanziamento sono un obbligo previsto da DPCM e quindi anche perseguibile per legge”.
Ma c’è di più: “Abbiamo chiesto la collaborazione alle Forze dell’Ordine per un maggior pattugliamento sul territorio, al fine di sensibilizzare maggiormente tutti al rispetto delle regole in vigore. Consapevoli di richiedere un ulteriore sforzo, richiamiamo tutti i cittadini premanesi alla
responsabilità di seguire le indicazioni conosciute al fine di tutelare la propria salute e quella delle persone più fragili, che potrebbero subire gravi conseguenze dall’eventuale contagio”.
“Infine – conclude Codega – , indipendentemente dalla situazione emergenziale, è opportuno ricordare alla cittadinanza (bambini, genitori, ragazzi maggiorenni e adulti in generale) che è comunque vietato giocare a pallone nell’atrio della scuola, provocando danni alla proprietà pubblica. È inoltre vietato organizzare feste con musica che disturbino la quiete pubblica a qualunque ora della giornata”.
IL PRECEDENTE APPELLO DELLA PRIMA CITTADINA: