MILANO – Rispetto dei protocolli per ristoranti e sport e aumento dei test rapidi: queste alcune delle ‘ricette’ dell’Accademia Lombarda di Sanità Pubblica, associazione no-profit di alto profilo scientifico fondata dai professori di igiene e sanità pubblica delle università lombarde.
“Bisogna adottare le restrizioni utili nelle aree ad alto rischio sulla base delle evidenze scientifiche – suggerisce l’Accademia – decidere nei tempi corretti e consentire attività commerciali a rischio controllato con protocolli di prevenzione validati. Questo per voltar pagina in una fase dell’epidemia dove saranno sempre più i vaccinati ma, allo stesso tempo, circolano varianti più pericolose e, in certe aree, si sta osservando una vera e propria terza ondata. Ma l’Italia è grande, le situazioni sociali ed economiche molto diverse e quelle epidemiologiche sono oggi più che mai variegate. E allora norme più semplici ed efficaci con responsabilizzazione dei gestori di attività con seri protocolli e sanzioni in caso di inadempienze”.
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