CORTENOVA/PARLASCO – ‘Tappa’ a Cortenova e Parlasco oggi per la consegna delle 83 medaglie per gli internati militari nei lager della Seconda Guerra Mondiale. “Quest’anno è particolare – introduce la prima cerimonia il sindaco Sergio Galperti – perché non ci si è trovati tutti insieme il 27 gennaio, ma dal mio punto di vista ricordo e memoria sono importantissime dunque grazie a chi ha deciso di partecipare in ogni Comune”.
“Stiamo approfittando di questo tour per conoscere tutti i sindaci e le realtà del territorio, sono contento di essere a Cortenova e più tardi a Parlasco – aggiunge il prefetto Castrese De Rosa -. Questo giorno è importante non solo per ricordare i nostri concittadini che hanno onorato la patria ma anche perché i famigliari devono tramandare e testimoniare le loro storie, soprattutto ai giovani, in modo che conoscano la storia e evitino che queste cose riaccadano. Con l’odio non si va da nessuna parte, bisogna accettare e rispettare idee diverse”.
“A Cortenova consegniamo tre medaglie – prosegue Augusto Amanti, autore delle ricerche – per Custode Federico Acquistapace, Giuseppe Galperti e Abramo Rizzi. Doveroso ringraziare Antonio Gianola che mi ha aiutato a reperire i documenti di due dei medagliati di oggi, oltre a vari di Premana e Pagnona. Queste medaglie testimoniano il rifiuto dei nostri concittadini a combattere con Hitler, hanno sofferto fame freddo e angherie, umiliazioni in due anni di prigionia. Pensiamo a loro quando ci lamentiamo per le mascherine e altri futili motivi. Dopo queste esperienze i giovani di allora hanno ricostruito l’Italia dalle macerie con fatica e lavoro”.
Custode Federico Acquistapace. “Finalmente conosco mio papà, morto a 40 anni quando io ne avevo solo 3” commenta la figlia Rosa ritirando la medaglia insieme al marito, l’ex sindaco Luigi Selva.
Custode Federico Acquistapace, fabbro, nasce a Cortenova il 2 febbraio 1909 e viene chiamato alle armi il 30 aprile 1929 nel Battaglione Morbegno del V Reggimento Alpini. Richiamato in occasione del conflitto, partecipa alle operazioni contro al Francia dal febbraio al settembre ’43. Fatto prigioniero dai tedeschi a Nizza viene internato a Limburg Assia. Il campo viene liberato a inizio aprile ’45 dall’esercito americano, rimpatriato a Genova il 20 novembre.
Giuseppe Galperti. Contadino, nasce a Cortenova il 14 agosto 1916. Arruolato nel maggio ’37 nella Guardia di frontiera e posto in congedo l’anno successivo, viene richiamato e combatte sul fronte alpino occidentale dal giugno al novembre ’40. Nel dicembre trasferito a Napoli e inviato in territorio dichiarati in stato di guerra, nel gennaio ’41 parte da Foggia per il fronte greco-albanese. Viene catturato il 13 settembre ’43 sull’isola di Rodi dopo due giorni di combattimento contro i tedeschi e internato a Gorlitz Slesia. Liberato il 14 febbraio 1945 dall’Armata Rossa e rimpatriato il 2 settembre.
Abramo Rizzi. Contadino, nasce a Premana il 27 febbraio 1923. Arruolato nel maggio ’42 in fanteria, dopo l’armistizio riesce ad allontanarsi dal reparto e fugge a Premana dove rimane sbandato e lì viene catturato il 23 ottobre ’44 durante un rastrellamento operato dalle Brigate Nere con le SS tedesche. Portato a San Vittore, il 31 ottobre è deportato in Germania nelle vicinanze di Dresda. Rientra dalla prigionia il 4 luglio ’45.
Costante Beri. Fabbro, nato a Casargo il 2 ottobre 1912, è arruolato nel marzo 1940 nel Battaglione Morbegno degli Alpini. Partecipa alle operazioni sul fronte occidentale francese dal 15 al 25 giugno ’40 e in Grecia dall’ottobre al maggio ’41. Ricoverato all’ospedale militare di Spalato il 19 settembre ’43 per ferita da scheggia, il 27 viene catturato dai tedeschi e inviato in Germania. Internato nel campo di Altengrabow Sassonia, liberato dagli americani il 3 maggio ’45 e rimpatriato il 18 agosto.
Clemente Busi. Contadino, nato a Parlasco il 2 gennaio 1916, viene arruolato nel ’37 in artiglieria. Nel settembre ’39 assegnato a Cuneo, partecipa alle operazioni sul fronte francese dall’11 giugno al 17 novembre ’40 e sul fronte greco-albanese dal 4 marzo ’41 all’8 settembre ’43. Catturato dai tedeschi a Mettone in Grecia il 13 settembre ed internato a Luckenwalde Brandeburg, rientra in Italia il 13 settembre ’45.
G.G. – C.C.
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