VALSASSINA – La missiva sta arrivando in molte abitazioni e diversi uffici istituzionali, in particolare municipi di tutta la Valle. Ne girano versioni diverse, almeno due: una di 9 e l’altra di 12 pagine.
Rigorosamente anonima, inviata con busta postale e regolarmente affrancata; però, come detto senza alcuna indicazione a proposito dell’autore o autrice. O degli autori. Il possibile plurale è legato al fatto che i contenuti sono “enormi” per quantità e per profondità della conoscenza di molti fatti, specifici, collegati in particolare alla politica, alla gestione degli enti locali e all’imprenditoria. E non per nulla tra i vari destinatari ci sono il Comune di Barzio, quello di Introbio, un altro ente locale in Alta Valle ma anche aziende e titolari e non mancano nemmeno alcuni privati che, secondo quanto raccontato alla nostra redazione, non riescono a comprendere il perché abbiano ricevuto questa misteriosissima lettera.
Sta di fatto che si tratta veramente di una “bomba”, fatta esplodere in particolare nell’area di Barzio – ma non solo. La sensazione è che l’origine di questa clamorosa missiva possa essere nata da dentro il Palazzo (‘Manzoni’, ovvero il municipio barziese); tra chi vi si trova ad amministrare in questo periodo.
Lettera ricca di riferimenti, alcuni specifici, anche piuttosto gravi nella forma e nella sostanza a sindaci e dipendenti di oggi e di ieri dell’amministrazione della cosiddetta “Perla dell’Altopiano”. Leggendo bene questa corposa comunicazione si comprende che chi l’ha scritta conosce direttamente particolari (a volte riservati) tanto dettagliati da far ritenere che dietro a quelle fitte pagine ci siano uno o più personaggi noti e intenzionati ad alzare un formidabile polverone su una serie di fatti di oggigiorno, del passato e forse del futuro. Pesanti in particolare le accuse rivolte a due ex sindaci di Barzio e a un tecnico comunale, nonché ad altri soggetti in qualche modo vicini a chi più conta in questo territorio. E rilevante il passaggio su un possibile piano di sviluppo di un’importante azienda casearia, interessata a operare sull’asta del Pioverna.
E mentre la lettera circola e continua ad essere recapitata da ignari postini, non mancano le prime caldissime reazioni – con tanto di denunce (al momento contro ignoti) e pare perfino alcune dimissioni.
Data la gravità di alcune delle affermazioni contenute nel testo, del quale Valsassinanews è in possesso, non riteniamo opportuno almeno per il momento divulgarlo nei risvolti più precisi; malgrado qualche livorosa accusa nei confronti dell’informazione locale, infatti, un conto è pubblicare lettere regolarmente firmate all’origine ma delle quali per motivi di opportunità non citiamo il nome dell’autore, altro è divulgare lettere propriamente anonime e che come in questo caso specifico formulano accuse di cospicua gravità e almeno in parte sono chiaramente diffamatorie.
In ogni caso nelle prossime ore ci occuperemo ancora del documento, che come detto sta scuotendo letteralmente mezza Valsassina.
VN