Archiviato il 2020 con la perdita di 615.000,00 €, ristorata con l’intervento provinciale e leggendo le recenti deliberazioni del Consiglio provinciale che trattano di APAF, appare incoraggiante e positivo il bilancio di previsione del 2021/2022 che risulterebbe “sostanzialmente” in pareggio prevedendo addirittura un lieve utile. A libera interpretazione il termine “sostanzialmente”.
È rassicurante l’affermazione del Presidente provinciale attuale Usuelli che recita: “in ogni caso se dovessero esserci ulteriori squilibri a causa del COVID, vi è sempre la possibilità di utilizzare quello che ormai è noto a tutti come fondone che sono quei denari che sono arrivati per poter ristorare e portare in equilibrio i Bilanci che hanno avuto perdite causa Covid19”.
Discutibile l’affermazione del Direttore quando dichiara che i progetti attivati, (nonostante le variabili sanitarie che conosciamo e la mancanza di certezze), dovrebbero economicamente stare in piedi da soli. Anche i costi sostenuti per i professionisti o consulenti esterni con funzioni di docenza, potrebbero rientrare pareggiando il bilancio annuale anche senza l’utilizzo dei denari pubblici del “fondone”. Restiamo nel campo delle ipotesi! Purtroppo 40 alunni iscritti per il prossimo anno (2 – Sala, 8 – Pasticceria e 30 Cucina), sono pochi rispetto gli iscritti in classe prima degli ultimi 11 anni (tranne il 2019 con 33 alunni) , i cui richiedenti non sempre era possibile accogliere e venivano iscritti con riserva. E’ di tutta evidenza che purtroppo questa realtà compromette l’immagine del centro di formazione professionale di Casargo per quello che ha rappresentato in passato, nonché la sua sostenibilità economica rispetto al bilancio annuale.
E per restare in tema, come commentare la evasiva risposta del Direttore, data ad un Consigliere provinciale che chiedeva conto di quanto fosse costato il contenzioso, risoltosi in conciliazione, per il licenziamento del vice direttore. Fatto salvo vederlo affermare poi : “il CDA ha deciso semplicemente , proprio perché si tratta di soldi pubblici di evitare, magari di andare di fronte ad un contenzioso che poteva, invece, creare più problematiche” , trascurando di riferire in merito alle spese complessive della conciliazione es: le spese costituite non solo dai costi burocratici e dal risarcimento al direttore licenziato ma anche dei costi dei legali delle parti che hanno operato per raggiungere l’accordo. Se la trasparenza è un obbligo di legge oltre che di opportunità, soprattutto per un ente pubblico che gestisce i soldi dei contribuenti, è auspicabile la pubblicazione sul sito del CFPA di tutte le spese sostenute per la causa e il dettaglio delle maggiori spese e minori entrate relative all’anno scolastico 2019/2020.
Ringrazio per l’attenzione che sarà concessa e saluto cordialmente.
Nunzio Marcelli
Presidente consiglio di amministrazione di Apaf 2015-2018
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