BARZIO – Se n’è andato un grande uomo, prima ancora che un sacerdote in grado di segnare per mezzo secolo la vita della comunità – non solo parrocchiale – di Barzio e dell’altopiano.
Si è spento oggi nella RSA barziese ‘Casa S. Antonio‘ dove risiedeva dalla fine di gennaio dello scorso anno don Alfredo Comi. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 4 settembre.
Don Alfredo, classe ’25 e originario di Grezzago nel milanese, venne ordinato sacerdote il 3 giugno del 1950 dal cardinale Schuster. Dal 1950 al 1952 vice parroco a Santo Stefano Ticino, dal 1952 al 1955 parroco di Bernate e dal 1955 all’inizio del 1969 a San Bartolomeo Val Cavargna. Il 2 marzo 1969 divenne parroco di Barzio e per 41 anni guidò la comunità locale, con un affetto che gli fu ricambiato nell’ultimo decennio in cui – raggiunta l’età della pensione – proseguì il suo ministero dapprima a Ballabio, quindi a Cremeno.
Un brutto incidente d’auto patito nel luglio del 2019 proprio a Cremeno gli costò lunghe cure e una parziale disabilità, conducendolo quindi poco più di un anno fa nella ospitale casa di riposo di Barzio – dove immancabilmente si è dato da fare in mille modi. Ma la dimensione di uno spazio chiuso non era cosa per un tipo come il don – per quanto seguito amorevolmente – e il suo spirito ne ha risentito fino alla morte avvenuta oggi.
Poco prima di mezzogiorno le campane a lutto della “sua” Sant’Alessandro hanno dato la triste notizia ai barziesi e non solo a loro.
Valsassinanews dedicherà gran parte della sua programmazione di oggi e nei prossimi giorni a questa scomparsa dolorosa, per le tante opere compiute sul nostro territorio da un uomo straordinario, dotato di una forza interiore fuori dal comune, di entusiasmo e di capacità aggregative straordinarie.
VN
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Per i vostri ricordi di don Alfredo Comi, e mail a info@valsassinanews.com.
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