CONDIZIONATORE, 5 ASPETTI DA VALUTARE PRIMA DELL’ACQUISTO



Sono tantissime le persone che, per la casa o per l’ufficio, cercano informazioni sull’impianto di condizionamento. Nel momento in cui si chiama in causa il loro acquisto, è doveroso fare attenzione a diversi aspetti.

A prescindere che si parli di un condizionatore Mitsubishi o di impianti di altre marche, esistono specifici punti sui quali è doveroso soffermarsi. Quali sono di preciso? Scopriamolo nelle prossime righe di questo articolo.

Attenzione ai BTU

Il primo punto da considerare nel momento in cui si valuta l’acquisto di un condizionatore è legato ai BTU. Questo acronimo, non sempre noto ai non addetti ai lavori, si scioglie con le parole British Thermal Unit. Di cosa si tratta di preciso? Di un’unità di misura energetica utilizzata, più che in Italia, in contesti anglosassoni.

Giusto per dare qualche numero in merito, facciamo presente che, se si ha la necessità di collocare il condizionatore in una stanza di circa 10 metri quadri, il riferimento per i BTU/h è pari a circa 5000.

Focus sulla classe energetica

Quando si parla di punti sui quali soffermarsi quando si acquista un impianto di condizionamento, un doveroso cenno deve essere dedicato alla classe energetica. Quali sono le dritte da mettere in primo piano a tal proposito? Le indicazioni sono poche e molto chiare: se si ha intenzione di acquistare un climatizzatore efficiente, è opportuno orientarsi verso impianti caratterizzati dalla classe A o, ancora meglio, A++.

Rumorosità

Avere in casa un condizionatore di qualità è cruciale. Nel momento in cui ci si chiama in causa questo aspetto, è essenziale prendere in considerazione la rumorosità. Anche in questo frangente, è possibile dare qualche numero. Entrando nel vivo di questo aspetto, facciamo presente che si può parlare di bassa rumorosità quando si ha a che fare con valori attorno ai 60 decibel.

Un altro punto di grande rilevanza riguarda l’intensità del suono a distanza – di solito si considera come limite i 2 metri – che non deve superare i 50 decibel.

Vantaggi fiscali

Premettendo il fatto che, quando si parla di condizionatori, la qualità si paga, ricordiamo che non è il caso di preoccuparsi per via della spesa eccessiva. Nel momento in cui si installa un condizionatore a pompa di calore, infatti, si ha la possibilità di usufruire di interessanti vantaggi fiscali.

Il bonus in questione prevede la possibilità di detrarre dal reddito imponibile Irpef il 65% di quanto speso per l’acquisto dell’impianto e per la sua installazione. Il tetto di spesa massimo è pari a 46.154 euro. Le detrazioni possono essere dilazionate nell’arco di dieci anni.

Budget

A questo punto, non resta che parlare di budget. Quale somma bisogna tenere in conto quando si progetta l’acquisto di un condizionatore? Esistono diversi criteri da considerare. Innanzitutto, va rammentato che, più un condizionatore è potente – più è alto il rapporto tra BTU e ore, per intenderci – più l’impianto di condizionamento è costoso.

A tal proposito, è bene specificare che la tecnologia conta poco. Oggi come oggi, infatti, quando si parla di condizionatori inverter e impianti on/off la differenza è minima.

Anche per quanto riguarda il nodo del budget è doveroso dare qualche numero. Farlo significa rammentare, per esempio, che quando si cercano dei modelli base è bene mettersi nell’ottica di una spesa di massimo 600 euro (il minimo, invece, è pari a circa 300).

I modelli più avanzati, contraddistinti da tecnologia domotica e per questo controllabili attraverso lo smartphone, hanno un costo che può arrivare anche a 1000 euro (come già accennato, nelle situazioni in cui si scelgono questi impianti si può ammortizzare la spesa con le detrazioni).

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