Tangenziale di Primaluna: le ricadute delle scelte viabilistiche su Cortabbio vanno valutate anche in fase progettuale e non limitarsi a “scoprirle” a cose fatte.
A chi ha obiettato alle mie recenti argomentazioni, contrarie al primo lotto della futura tangenziale così come concepito, faccio notare che il traffico fino a oggi transita da Cortabbio in modo abbastanza scorrevole ma così non sarà quando i molti autocarri e autoveicoli che provengono dalla nuova strada dovranno pazientemente attendere il loro turno per reinserirsi sulla vecchia Provinciale in entrambe le direzioni, cioè verso Cortenova o Primaluna centro.
Altro che snellimento, ci sarebbe un ulteriore congestionamento della già non rosea situazione attuale. Le cose è meglio dirle per tempo!!
Dando per scontato una maggior conoscenza del luogo non ero entrato in dettagli ma certamente si creerebbero inevitabili e lunghe code durante la giornata soprattutto nelle ore di punta, mezzogiorno compreso, quando gli operatori delle numerose attività artigianali e industriali della zona si muovono per la pausa pranzo: la visibilità nei due punti di raccordo è infatti scarsa e limitata dalle strutture esistenti in loco ma anche dai platani secolari che fanno bella mostra di sé e adornano la piazza.
Qualcuno ha forse in mente di tagliare e stravolgere tutto in nome di questa eventuale quanto “provvisoria” pensata progettuale?
In più c’è da considerare il traffico strettamente locale con i veicoli che vanno e vengono dal paese e che anche loro devono accedere alla Provinciale: soprattutto in quei punti la strada sarà spesso trafficata e dunque ancor meno sicura.
Capisco che la soluzione-Cortabbio, per chi nel recente passato non ha fatto bene i conti, sia la più facilmente finanziabile ma è anche la meno adatta alla risoluzione del problema: l’ex piazzale della pesa pubblica diventerebbe, infatti, una sorta di grande e irregolare “rotonda” poco sicura e perennemente ingolfata dai veicoli in attesa.
Claudio Baruffaldi
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