CENTRO VALSASSINA – Tema evidentemente di grande attualità, quello della cosiddetta ‘Variante di Primaluna’, in discussione e (quasi) in progettazione in questo periodo. Tanto da suscitare numerosi e puntuali commenti.
Ve ne sottoponiamo un paio, tra quelli che la redazione ha ritenuto di maggiore rilevanza:
Spett.le redazione, leggo con interesse le ultime sulla “variante Primaluna” che in questi giorni fa bella mostra nelle pagine del giornale e resto sempre più impressionato della superficialità con cui si parla di cose così importanti.
Non posso che essere d’accordo con gli scritti del nostro Claudio [Baruffaldi, ndr] che, ormai ex Cortabbiese, riesce ancora a farci visita e a pre-occuparsi di quanto si sta ventilando.
Abito su questa provinciale ormai da più di 50 anni e vi garantisco che peggio di così non so immaginare la situazione.
Se veramente vogliamo pensare ai paesani non vi sono dubbi che il traffico, ormai destinato solo ad aumentare, va dirottato fuori dal centro abitato. Qualsiasi altra soluzione è da incoscienti!
Nessuno qui regola più niente: velocità, sorpassi, passaggi pedonali paragonabili alla roulette russa, entrate e uscite dalla provinciale da calcolare al millesimo. Non parliamo del “rumore” che ormai la fa da padrone tutto il giorno costantemente (anche perché la velocità aumenta il rumore dei pneumatici). Eppure ecco lì le telecamere, occhio vigile che osserva ma che è cieco e sordo!
Non scherziamo, per favore, con la salute della gente mischiandola, come al solito, con gli interessi di pochi o con finti problemi di finanziamento. Se ci si cimenta in un’impresa così importante non si può fare i “taccagni”.
Questa sarà un’opera importantissima per la gente del posto, per chi vi lavora e per chi vi vive tutt’ora o vi potrà vivere in futuro. O ce ne prendiamo cura seriamente o lasciamo perdere, per favore!
Basta con queste soluzioni rabberciate.
Per ora ancora fiducioso saluto e ringrazio invitando chi ha le redini della gara di fare sul serio e di puntare dritti alla vittoria!
Grazie per l’attenzione.
Gianmichele Brena
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Vedo che la questione bretella entra nel vivo…
Piccola annotazione vagamente storica e di costume: quando ero piccola e si parlava della bretella di Introbio, ricordo che la questione, che ovviamente dati i tempi non poteva essere ecologica, era che il paese sarebbe rimasto tagliato fuori e le attività commerciali ne avrebbero certamente risentito.
I volumi di traffico erano certamente inferiori, si gravitava molto meno su Lecco e Introbio aveva più negozi. Ovviamente non fu cosi, nel senso che la vivibilità è migliorata e alcuni negozi sono spariti ma per altre motivazioni.
Cambiano gli anni e gli approcci…
Buona giornata
Una lettrice
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‘DOSSIER’ DA VN SULLA VARIANTE:
TANGENZIALINA SU CORTABBIO: “LE COSE È MEGLIO DIRLE PER TEMPO”
VARIANTE DI PRIMALUNA, L’EX SINDACO CLAUDIO BARUFFALDI: “NON PERDIAMO L’ULTIMA OCCASIONE…”