VIAGGIO NELLA STORIA DELLA VALLE: PRIMALUNA RICORDA I SUOI PRODI CADUTI



PRIMALUNA – Davanti al municipio di Primaluna si trova il monumento ai caduti, opera dell’architetto Lucio Todeschini. La torre con un’aquila di bronzo con le ali spiegate sulla sommità e con lo stemma comunale scolpito si trova appoggiata ad un basamento di cemento a forma di piramide.

Alla base del monumento si trova una targa in bronzo con la scritta commemorativa insieme a uno scudo, una spada, rami di alloro e la Stella d’Italia raggiante. 

Sopra si trovano le tre lapidi in marmo nero del Belgio, dove sono riportati i nomi dei caduti primalunesi nella Grande Guerra – una volta c’erano soltanto i nomi dei caduti di Primaluna, Barcone e Pessina. 

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale sono stati aggiunti in altre due lapidi alla base del monumento i nomi dei caduti del conflitto mondiale.

L’area del monumento è delimitata da una ringhiera in ferro battuto con delle ogive. L’opera è stata ultimata nel 1923.

Anche a Cortabbio e nella frazione di Vimogno ci sono delle lapidi in ricordo dei caduti della Grande guerra. Le lapidi di Cortabbio si trovano nell’edificio che ospita la biblioteca (ex asilo) e risalgono al 1924 mentre a Vimogno nel predio a fianco della chiesetta di S. Anna sono affisse due lapidi in marmo che riportano i nomi dei caduti e dei dispersi nel corso di entrambi i conflitti mondiali.

Nel 2011 sono state spostate di fronte alla sede del Gruppo Amici di Vimogno – in origine, dal lontano 1927 erano collocate nell’asilo infantile della frazione.

F. M.

* informazioni tratte dal volume “I monumenti ai caduti della Grande Guerra”

 

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