PAGNONA – In pompa magna Pagnona celebra e ricorda i suoi 35 tra internati e deportati nella Seconda Guerra Mondiale. Il borgo della Valvarrone detiene diversi primati per quanto riguarda le tristi sorti dei suoi concittadini durante il conflitto mondiale e, con l’occasione della consegna di 22 medaglie d’Onore, la comunità ha deciso di ‘fare le cose in grande’.
Pagnona può vantare, insieme a pochi altri paesi, il fatto che nessun concittadino arrestato dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943 accettò le lusinghe di Repubblichini e tedeschi preferendo il carcere e i lavori forzati all’impugnare le armi dalla parte dei nazifascisti. Di Pagnona inoltre sono stati il più giovane valsassinese deportato nei lager, Francesco Tagliaferri, preso da 16enne e rimpatriato che ancora non aveva compiuto 18 anni, e il più giovane giustiziato del nostro territorio, un 15enne fucilato all’Alpe Böc. Infine il borgo, che nell’ultimo censimento pre-guerra contava circa 500 abitanti, entra nelle statistiche attuali con il 3,7% di medagliati a livello nazionale.
Dati questi esposti da Augusto Giuseppe Amanti, vero e proprio detective della Storia, capace di ricostruire tramite documenti d’archivio le vicende di centinaia di valsassinesi permettendo così di consegnare ai loro discendenti la medaglia d’Onore istituita dal Presidente della Repubblica.
Accanto alla cerimonia istituzionale presieduta da un emozionato prefetto Castrese De Rosa, l’amministrazione del sindaco Colombo ha voluto ospitare la mostra dedicata al beato Teresio Olivelli (qui gli orari di apertura, fino al 27 giugno) poiché ben cinque pagnonesi si trovarono prigionieri nel suo stesso vagone, condivisero la sua baracca nel lager di Flossenburg, e con lui persero la vita. A raccontare alcuni momenti della vita e della religiosità del professore e partigiano la memoria storica della Resistenza lecchese Pierfranco Mastalli.
“Erano giovani, subirono fame e freddo, furono messi ai lavori forzati e sei di loro non tornarono, loro rappresentano una testimonianza di impegno civile e sono l’orgoglio della nostra nazione” così il primo cittadino Martino Colombo ha introdotto i pagnonesi deportati e internati.
“Questo nostro incontro non è solo un gesto simbolico – ha spiegato il prefetto ai tanti presenti -, la memoria non va riservata a una sola giornata ma deve accompagnarci tutti i giorni. Parlate di questi ragazzi di ieri ai giovani di oggi, è importante anche leggere e comprendere la nostra Costituzione, fatene tesoro perché è la legge più bella che abbiamo ed è scritta con una semplicità da essere compresa da tutti”. De Rosa ha poi riconosciuto con quanto piacere colga ogni occasione per visitare i territori: “Il prefetto ha il dovere di venire da voi che abitate lontano dal capoluogo, lo devo in primis ai sindaci che sono eroi in prima linea”.
I 22 deportati ed internati di Pagnona ricordati con la medaglia d’Onore
Brumana Martino Giuseppe nato a Pagnona classe 1908
Buttera Adriano nato a Pagnona classe 1916
Buttera Oreste nato a Pagnona classe 1920
Buttera Remo nato a Pagnona classe 1917
Cendali Giuseppe nato a Pagnona classe 1922
Colombo Attilio nato a Pagnona classe 1913
Losma Andrea nato a Pagnona classe 1921
Losma Giuseppe Nazaro nato a Pagnona classe 1908
Scuri Modesto nato a Pagnona classe 1914
Taddeo Clemente nato a Pagnona classe 1923
Tagliaferri Aldo Felice nato a Pagnona classe 1898
Tagliaferri Andrea nato a Pagnona classe 1920
Tagliaferri Antonio nato a Pagnona classe 1913
Tagliaferri Battista Bortolo nato a Pagnona classe 1912
Tagliaferri Cesare nato a Pagnona classe 1916
Tagliaferri Cirillo nato a Pagnona classe 1919
Tagliaferri Elio nato a Pagnona classe 1921
Tagliaferri Francesco nato a Pagnona classe 1927
Tagliaferri Genesio nato a Pagnona classe 1911
Tagliaferri Giovanni nato a Pagnona classe 1923
Tagliaferri Natale nato a Pagnona classe 1909
Tagliaferri Olimpio nato a Pagnona classe 1922
La mostra “In Treno con Teresio Olivelli”
Cesare Canepari