PRIMALUNA – Sono giorni di fermento e preparativi per gli alpeggiatori che sabato saliranno a Biandino. Non c’è solo la passione, l’impegno, la conoscenza e la gestione degli animali per poterli riportare a valle sani e salvi, c’è la preparazione dei locali del caseificio e della stagionatura, la verifica del corretto funzionamento del carro mungitura, tutte cose che vanno controllate prima della salita ai pascoli alti.

Mauro Pomi, 35enne di Primaluna, da circa un mese ha portato le sue 60 capre e una decina di manze a Piarolo, a 1100 metri di altezza in attesa di salire in Val Biandino. “Qui a Piarolo le capre pascolano vicino ai boschi mentre le manze nei posti meno facili per lo sfalcio del fieno”.

Sabato ci sarà la salita verso Biandino?
“Si, in questi giorni vorrei sfalciare più fieno possibile ma il meteo non è dalla nostra parte. Ci sono tutti i preparativi per salire, il caseificio da chiudere qui e aprire quello su, una serie di cose da traslocare”.

Oltre le capre e le manze saliranno anche le vacche da latte:
“Sabato mattina all’alba appendo i campanacci alle mucche e poi si parte. Credo che venerdì comincerò a portare i maiali, due scrofe con una ventina di maialini, così utilizziamo il siero derivato dalla lavorazione dei formaggi per nutrirli e non facciamo scarti”.

L’erba è cresciuta in questo periodo?
“Si, anche se ieri durante la mungitura pomeridiana delle capre c’è stata una forte grandinata, chicchi grossi come noci, oggi salgo a controllare in alpeggio, forse lì non è arrivata e non ha danneggiato l’erba”.

Caprini, bovini e suini, tutti con te durante l’estate:
“Anche le galline, traslochiamo tutti gli animali che abbiamo a casa e scenderemo con altri: i vitelli che nasceranno il mese prossimo”.

M.A.