PREMANA – Un gradito ritorno alle origini del Corpus Domini festeggiato quest’anno a Premana, tanto che il Museo etnografico riporta in un post: “…..eeeee se il Corpus Domini a Premana fosse nato così… In semplicità… tra i fiori di campo?“. In effetti questa importante festa religiosa negli ultimi decenni, prima della pandemia da Covid-19, era diventata un’affollata manifestazione esteriore con la partecipazione di tanti turisti e ammiratori di cose antiche che finivano per sminuirne il significato religioso.
Scrive l’amministrazione comunale del paese della Valvarrone: “Domenica in una giornata piena di sole ed aria pura, finalmente abbiamo potuto festeggiare il Corpus Domini. Non abbiamo avuto la possibilità di celebrare questa sentita solennità nel modo solito, ma è stata comunque una celebrazione solenne e piena di emozione. Le strade non erano addobbate con le lenzuola, i drappi, le immagini e le icone religiose. Gli altari erano gli unici punti allestiti sul percorso, con qualche bellissimo fiore ad accompagnare il corteo. L’addobbo più bello era comunque quello dietro ogni mascherina di ogni persona presente: il sorriso. Un altro tassello che la nostra comunità rivive nel lungo percorso di ritorno alla normalità”.
Durante la messa delle 10 erano presenti i bambini delle Prime Comunioni e si sono celebrati gli anniversari di don Antonio Codega, 50° sacerdozio che ha celebrato la funzione e suor Maria Bambina Codega, 60° professione religiosa.
Foto Facebook e Decanato Valsassina