VENDROGNO – Ad animare l’alpe Tedoldo a circa 1200 metri di altitudine oggi ci sono le manze dell’azienda agricola Ciappesoni. Da cinque anni infatti i capi appartenenti a Riccardo Ciappesoni durante i tre mesi estivi della monticazione si trasferiscono sui pascoli montani per permettere la fienagione ad Abbadia Lariana, sede della seconda stalla dell’azienda di famiglia.
“Due vacche da latte con 15 manze a Caprecolo con Giacomo De Battista, 30 manze a Premaniga, 15 a Morterone, qui a Tedoldo 17 e le altre vacche da latte rimangono nella nostra stalla sede centrale di Bulciago – spiega Riccardo Ciappesoni -. In estate la stalla lariana viene svuotata per permettere a mio zio che si trova ad Abbadia, nella frazione di Crebbio, di fare la fienagione in modo più tranquillo, senza dover pensare ad accudire i capi di bestiame”.
“Da generazioni la mia famiglia alleva vacche da latte di razza bruna alpina e frisona italiana. All’Alpe Tedoldo siamo arrivati grazie al mio padrino Antonio Vitali e a suo fratello Piki che possiedono una baita: ho iniziato a frequentare il posto e mi è piaciuto, in seguito mi sono aggiudicato il bando comunale per l’alpeggio. Durante la monticazione di tre mesi i Vitali mi aiutano nella sorveglianza delle manze”.
Per quale motivo portate gli animali in alpeggio? “Innanzitutto per mantener i pascoli alti puliti e non far progredire il bosco, poi per il benessere degli animali, qui sono liberi ed è molto più fresco”. Che presone servono per fare tuto questo? “Noi facciamo tutto questo anche grazie alle scuole di agraria della zona che ci forniscono gli stagisti, come l’Istituto San Vincenzo di Erba e Albese”.