BARZIO – È disponibile il libretto di 56 pagine dedicato alla 49ª Rassegna Organistica Valsassinese, contenente tutte le informazioni per i 14 concerti che tra luglio e agosto allieteranno la passione musicale di tanti valsassinesi e altrettanti turisti.
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“La Rassegna Organistica Valsassinese quest’anno c’è – annuncia don Lucio Galbiati, presidente della kermesse -. Prima ancora che la situazione pandemica ci proiettasse a più promettenti sbocchi con la campagna vaccini (a cui va il nostro plauso più sincero e partecipato) il nostro pensiero si era focalizzato su un’idea: va bene la sosta di un anno, ma due no. Se l’anno scorso la prudenza e la volontà di non escludere nessun appassionato dalla Rassegna, per non creare rammarico in una situazione già grave di suo, aveva avuto il sopravvento, quest’anno non volevamo far mancare l’aiuto della Musica nell’attraversare la pandemia. È con grande gioia e soddisfazione, pertanto, che vi consegniamo il nuovo cartellone della 49ª edizione. Frutto di un lavoro appassionato e perseverante del nostro direttore artistico Daniele Invernizzi e della risposta entusiasta e coraggiosa dei concertisti. Tutti lieti e vogliosi di offrire il meglio della propria bravura dopo il forzato silenzio”.
“Dopo un periodo davvero difficile per l’umanità intera – aggiunge il direttore artistico Daniele Invernizzi – siamo giunti alla 49ª edizione della Rassegna: quest’anno dobbiamo doverosamente intitolarla alla Rinascita degli eventi dal vivo ed alla Musica come vera forza motrice della vita sociale e culturale che tanto ci è mancata in quest’anno passato. Vorrei ricordare che la nostra, che è anche vostra, Rassegna Organistica Valsassinese ha come principale obiettivo la valorizzazione unitaria del ricco patrimonio organario attraverso il coinvolgimento di musicisti affermati, ma soprattutto dei giovani talenti del settore. L’intenzione è di incentivarli a proseguire e a crescere in un ambiente musicale che nel nostro paese non gode purtroppo di rosee prospettive per quanto riguarda l’interesse sociale e culturale, ma che è nostro dovere rinvigorire e potenziare grazie ad attività musicali interessanti; in modo particolare dopo l’evento pandemico, speriamo ormai superato, l’attenzione va posta al futuro e ai giovani, per valorizzarli insieme al ricco patrimonio che custodiamo. A loro va il mio personale ringraziamento per l’importante aiuto a rendere viva e partecipata questa Rassegna, anche grazie alla Masterclass, poiché i musicisti che tengono i concerti condividono anche il nostro progetto di arricchimento musicale nel territorio e lo realizzano praticamente con la loro arte”.
“Questa manifestazione, che è ormai conosciuta e stimata in tutta Italia e all’estero – prosegue Invernizzi -, contribuisce a far conoscere la Valsassina e le sue bellezze artistiche e naturali, tuttavia, non gode di particolari sovvenzioni pubbliche visti i momenti di grave crisi economica che minano in primis le risorse destinate al sostegno delle attività culturali, per questo motivo chiediamo sempre al termine dei concerti una piccola ma significativa offerta che ci aiuta a sostenere tutte le spese organizzative. Quest’anno festeggeremo con grande soddisfazione un importante anniversario, che l’anno scorso non abbiamo potuto celebrare: i 120 anni dell’organo di Sueglio, strumento originale costruito da Cesare Bernasconi di Varese nel 1900″.
“Il ringraziamento principale va a tutte le parrocchie che fanno parte integrante di questa manifestazione, che non solo permettono queste attività sugli strumenti ospitati nelle loro stupende chiese, ma sostengono economicamente anche le spese effettive dei concerti. Inoltre esprimo un ringraziamento particolare alle Amministrazioni Comunali che ci appoggiano con il loro patrocinio e sostegno. Infine un grazie a tutti voi, pubblico di appassionati, che date il vostro esempio importante partecipando e condividendo questo progetto di valorizzazione culturale che spero possa continuare in futuro per la promozione musicale del territorio e che sia oggi un segno di viva speranza di Rinascita” conclude il direttore.
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