‘CRAC’ GRATTAROLA, PROVA NON RAGGIUNTA: ASSOLTO MARCO VALSECCHI



LECCO – Quattro anni e sei mesi di carcere era la richiesta del pm Paolo Del Grosso (a destra) nei confronti di Marco Valsecchi, l’imprenditore valsassinese 47enne accusato di bancarotta fraudolenta per il fallimento della Grattarola, l’azienda di mobili con sede a Cortenova nota in tutta Europa per le sue cucine di pregio di cui era amministratore di fatto.

Ma la sentenza è stata di tutt’altro avviso e Valsecchi, difeso dagli avvocati Michela Andresano e Lapo Becattini, è stato assolto per la vecchia “insufficienza di prove” – ora “prova non raggiunta”, articolo 530 comma 2 del Codice di Procedura Penale. Il collegio presieduto dal giudice Enrico Manzi (a latere Martina Beggio e Giulia Barazzetta) si è pronunciato nel pomeriggio di oggi, lunedì.

Soddisfazione da parte dei legali dell’imputato, non è comunque escluso il ricorso in appello della Procura della Repubblica lecchese.

L’azienda valsassinese venne dichiarata fallita nell’estate del 2014 in quanto, scrissero i magistrati, impossibilitata a far fronte a debiti per circa 12 milioni di euro e priva di prospettive di ripianare il passivo.

Le indagini della Guardia di finanza avevano inoltre individuato alcuni episodi di bancarotta fraudolenta tra il 2009 e il 2013 per circa due milioni di euro, valore equivalente ai beni posti sotto sequestro a Pierantonio Valsecchi, ex primo cittadino di Barzio a sua volta a processo con il figlio, prima del decesso avvenuto a dicembre del 2019.

RedGiu

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