Le elezioni che ci attendono in autunno vedranno un giro di valzer nei CDA delle partecipate nei grandi Enti pubblici e dunque anche in Valsassina vedremo riproporsi per tentare la conquista di un posticino al sole chi ancora piange per gli ultimi e più recenti insuccessi.
Dopo le elezioni Europee e Amministrative del maggio 2019 abbiamo assistito a conferme e bocciature, che il popolo sovrano una volta in più ha valutato e dato i voti in pagella ai suoi rappresentanti. A distanza di un paio di anni e in presenza di nuove quanto imminenti tornate elettorali, anche in Valsassina, dovremo registrare i tentativi più o meno maldestri e reiterati di rimettersi in gioco da parte dei cosiddetti trombati di turno: sono gli ex di lusso che proprio non si rassegnano a dedicarsi a tempo pieno alle ortaglie di casa propria, manco fosse un disonore.
I brindisi delle vittorie altrui aveva messo il silenziatore alla delusione di chi ha dovuto ri-pensare il proprio futuro ma ora ci riproveranno di sicuro.
Ne avevo già parlato, ma repetita iuvant. Come da copione chi non vinse aveva spiegato e si era dato ragione: del resto in Italia nessuno perde mai del tutto. Gli andrebbe comunque ricordato che il secondo e terzo posto sul podio, anche in Politica, servono a poco o nulla: come prevedibile le promesse non mantenute, ad ogni latitudine, hanno lasciato sul campo vittime illustri. Non tutti, la Sconfitta, perché di questo si trattò, l’avevano presa con Stile ed Eleganza e nemmeno con salutare Filosofia. Soprattutto fra chi ci teneva molto a non uscir dal giro.
Risulta che, qui da noi, qualche aspirante Presidente al Vertice o almeno a un seggio da Assessore al soglio della locale Comunità montana, da allora, ancora mastica amaro per aver dovuto riempire di naftalina le tasche dell’ultima elegante e costosa giacchetta, acquistata alla bisogna. So per certo che già qualcuno si arrabatta dietro le quinte, agitandosi per uscir dall’angolo ma più che proporsi in ogni sacrestia della politica sarebbe meglio fossero gli altri a ricercarli per meriti e indiscusse capacità, non il contrario. Non funziona così.
Quando ci si mette in gioco e si punta in alto si devono accettare le regole della tenzone e anche i rischi del Mestiere. Come sempre, operando in regime di Par condicio, vale anche per le donne.
Dopo lunga quanto infruttuosa attesa, ora le originarie pretese sono state a malincuore derubricate a un semplice e mesto “vorrei” visto che il Mercato locale in questo periodo non offre un granché, ci si accontenterebbe di un posto piccolo piccolo purché garantisca un po’ di visibilità e qualche palanca a fine mese. Che gli spetta. Ad ogni tornata elettorale, infatti, si rimescolano le carte e si libera qualche sedia fra le cariche nelle società partecipate e negli enti controllati.
Coraggio!! Chissamai…
Nessuno, dunque, si disperi troppo e troppo a lungo: il sottobosco della politica é infatti capace di trovare molti sentieri e 1000 opportunità per coinvolgere e recuperare chi ancora non si rassegna alla debacle. Un posticino si trova quasi sempre. Auguro di cuore a tutti coloro che non sono riusciti a vincere un buon posto in montagna, di riuscire almeno ad acchiappare uno sgabello sulle rive del lago.
A buon intenditor, poche parole. Buon lavoro ai nuovi e “vecchi” Amministratori.
Claudio Baruffaldi