ALLA SAGRA (PIÙ O MENO) CON IL PASS: L’INAUGURAZIONE NON SCALDA



BARZIO – Sarà il momento (comunque di pandemia), saranno le scelte operate, fatto sta che l’inaugurazione dell’edizione 2021 della Sagra delle Sagre non passerà certo alla storia. Anzi.

C’è la solita folla di sindaci (quest’anno presenti a maggior ragione dato che la Sagra ha deciso di premiarli…), c’è il direttore che parla male degli “organi di stampa che fanno polemica” chiosando che “sì è tolto un sassolino della scarpa” e aggiungendo (davvero) che “il premio ai sindaci non è autoreferenziale” – con il suo, di primo cittadino, a poca distanza sul palco.

Poi il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari dà conto della “ripartenza delle attività turistiche con l a Sagra” e ringrazia i sindaci della CM presenti.

Quindi la banda e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, che disserta su “Momento di comunità, con la normalità che manca e la Sagra che la riporta in parte e dà servizio al territorio. Dal canto suo Regione Lombardia è vicina ai territori, come dovere istituzionale: tre i miliardi di risorse, uno sforzo concreto per lo sviluppo territoriale”. Rolfi conclude parlando della fiducia e di “speranza nel pragmatismo lombardo, in questi momenti”.

Immancabile il sacerdote: il parroco dell’Altopiano don Lucio accenna alle Olimpiadi “che ci hanno insegnato ad essere profondamente umani. Resilienza col cuore, i risultati si vedono”.

Ci sono tutti costoro, la gente un po’ meno – magari per i controlli previsti (molto blandi a dirla tutta, ne parliamo in altro servizio).

Indi il taglio del nastro e l’apertura ufficiale di questa Sagra, storica forse solo per il Green Pass che comunque in diversi politicanti non esibiscono.

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