PROVOCAZIONE: “LA SAGRA DIVENTI VOLANO PER FAR TORNARE I TURISTI”



La Sagra è sempre la Sagra, una certezza per tutti noi: turisti, residenti e “mordi e fuggi”. Un appuntamento piacevole, bene organizzato, che mantiene ancora una certa genuinità di prodotti legati al territorio. Ha il suo “perché” e anche il “cosa”, sicuramente, ma forse difetta nel “quando” e nel “come”.

Quando…eh sì, ormai da tempo ha trovato collocazione naturale nel periodo di massimo afflusso di persone in valle, a ridosso del Ferragosto. E lascia la restante parte della lunga estate calda (non questa invero), orfana di iniziative di pari portata. Ci sono iniziative di alto livello che coprono l’intera stagione estiva, cito solo ad esempio il festival Tra Lago e  Monti o la Rassegna organistica (quest’anno entrambe ancora più ricche e qualitativamente di livello sempre più elevato) , ma per tipologia di iniziativa e per frequentazione non possono certo mettere in campo gli stessi numeri di presenze.
Per cui “quando”…magari a inizio luglio, come biglietto di invito per la valle, come “menù” per le diverse degustazioni estive, come aperitivo stagionale.

Venendo al “come”, premetto che non intendo parlare del format, che mi sembra molto valido e ben collaudato; il “come” lo riferisco al ruolo che la Sagra detiene nell’altopiano, un ruolo ormai riduttivo rispetto alle sue potenzialità.

È un evento a sé stante, un inizio e una fine e poi un vuoto di undici mesi fino all’anno successivo, una settimana carnascialesca seguita da un anno di Ceneri. Non fa da volano, da motore, da locomotore per la valle, invece potrebbe e dovrebbe. Non è l’opportunità per qualche turista disperso di acquistare e provare prodotti valligiani, deve essere il pretesto per farlo tornare spesso ad acquistarli, e tornare non solo per gli acquisti.

Perché non farla rientrare in un meccanismo economico di iniziative-benefici per residenti e turisti? Un sistema in cui, a fronte di un certo importo di acquisti di prodotti valligiani effettuati non solo alla Sagra, che sarebbe il punto di partenza, ma nel corso dell’anno nei vari negozi della valle, consentirebbero a residenti e turisti di avere sconti su noleggi, trasporti, impianti di risalita, buoni sconto, ingressi agevolati.

Da un lato si avrebbe più lavoro per chi in valle ci vive, dall’altro qualche vantaggio per chi ci passa molto tempo, a favore di un turismo più stanziale e continuativo rispetto al “mordi e fuggi” che tanto prende e consuma e poco lascia (a parte molto rifiuti la domenica sera). Non una valle di transumanza nei fine settimana ma una valle con più turismo stanziale, più viva, meglio conosciuta e quindi più rispettata… come si merita questa bellissima Valsassina.

Lettera Firmata

 

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