NUOVA STRADA DI BARZIO, PRIME PROTESTE CONTRO IL COMUNE. ECCO COME IMPATTERÀ SUL TERRITORIO



In blu i parcheggi, in giallo le palazzine.

BARZIO – Dire che il progetto della nuova strada verso la funivia di Barzio, con tanto di parcheggio multipiano, stia affascinando i barziesi è effettivamente troppo: mille i motivi di forma ma soprattutto nella sostanza che allontanano la popolazione della “Perla dell’altopiano” (e pure altre persone) dall’imponente progetto di collegamento dalla Provinciale al piazzale della funivia che porta ai Piani di Bobbio.

1500 metri asfaltati, due rotonde, tornante, ponte e appunto il park su cinque livelli oltre a un altro “a raso” per centinaia di posti auto.

SOPRA/Park su 5 livelli, una decina di metri “fuori” e visibili – come un condominio
SOTTO/Parcheggio a raso da 211 posti, più grande di quella della funivia

Tra i dubbi che circolano e in alcuni casi sono già stati esposti in via ufficiale all’amministrazione comunale, spicca l’opportunità di una nuova massiccia occupazione del suolo in un territorio già massacrato a suo tempo, con un’ulteriore gettata di asfalto e pure un collegato disegno per la costruzione di palazzine.

Serve a qualcuno, si chiedono a Barzio, se non alla lobby dell’edilizia?

E poi, entrando sul piano della forma – che mai come in casi come questo diventa poi fatto concreto – perché estrarre dal cilindro un popò di progetto come questo in pieno agosto, quando la gente o è via o è concentrata sulla stagione turistica, se in realtà il tutto era già a conoscenza dell’istituzione pubblica da mesi se non anni?

Non parliamo poi dei commercianti che già di base ricavano ben poco dalle migliaia di sciatori e turisti mordi e fuggi che salgono a Bobbio, ignorando sistematicamente il tessuto di negozi e attività varie del paese. Qui anche quel poco verrebbe tagliato fuori da questa nuova strada – che Barzio proprio non la considera.

Infine, ma non ultimo, c’è chi ha ragione sui terreni che dovranno essere in qualche modo acquisiti o espropriati.

Ed ecco allora che, tornando a quanto anticipato, iniziano a farsi vivi i barziesi più incavolati: a Palazzo Manzoni, sede del municipio, sono già giunte comunicazioni a dir poco incazzate, con domande e proteste relative a questo piano – partito da una stima di 5 milioni e seicentomila euro e successivamente lievitato addirittura a 15 milioni. Soldi pubblici su piani destinati a erodere il suolo, tagliar fuori il centro e far felici costruttori e asfaltatori.

Di certo se ne parlerà a lungo, anche se a quanto pare tutto sembrerebbe già fatto, con tanto di fondi (ma basati sulla richiesta di 5,6 o su quella di 15 milioni?) che la Regione potrebbe destinare già nell’autunno di quest’anno alla nuova strada coi suoi annessi e connessi.

Per capire di cosa si tratti, la simulazione proposta in copertina e nella foto qui sopra dà conto, grazie a un villeggiante che ce l’ha inviata, dell’impatto che questa imponente nuova opera – ben poco richiesta dalla maggioranza dei residenti – avrà sull’area non ancora urbanizzata del bacino della Bobbia e della località Praterino per giungere alla partenza della funivia.

VN

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